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Afghanistan, niente sport per le donne, "potrebbero mostrare il viso o il corpo"

Mondo

Gianluca Ales

Secondo il ministro dell Cultura è la fine dello sport al femminile, perché durante queste attività potrebbero scoprire il corpo e il volto o, addirittura, la loro immagine potrebbe essere diffusa nel mondo

In parte era prevedibile e scontato.

Le donne, in Afghanistan, non potranno più praticare lo sport. È quanto ha annunciato un alto esponente degli Studenti del Corano a una emittente televisiva australiana.

Ahmadullah Wasiq, vicecapo della commissione culturale dei talebani, ha infatti spiegato che nel corso di queste attività le donne potrebbero scoprire il viso o il corpo, e che questo è contro il Corano.

Del resto, ha aggiunto Wasiq, non si tratta di un qualcosa di necessario. E poi, dando mostra di essere uomo di mondo, ha aggiunto che siccome si vive nell’era dei media, le immagini delle donne che praticano cricket o altre attività fisiche potrebbero essere diffuse in tutto il mondo, e questo è assolutamente vietato dall’islam.

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Prevedibile e scontato, appunto.

Perché è pur vero che gli studenti del Corano hanno cambiato strategia di comunicazione, e che hanno una drammatica necessità di uscire dall’isolamento politico ed economico che sta strangolando il paese. Ed è altrettanto vero che a Doha hanno stretto la mano ai loro nemici mortali, gli Stati Uniti, e si sono detti disposti anche a dialogare con loro. Ma, per quanto si siano detti possibilisti sulle richieste della comunità internazionale di tutelare donne e minoranze, non possono rinnegare i loro principi fondanti. La posizione subalterna della donna resta un caposaldo della loro visione del mondo, e nulla sarà concesso per la loro reale emancipazione.

Hanno già annunciato che non ci saranno donne nel governo, e che, comunque, per loro non saranno mai previsti ruoli di spicco. 

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La paura di una imminente crisi umanitaria

Certo, alcune organizzazioni umanitarie, a partire dalla Croce Rossa, stanno proseguendo il loro lavoro con il personale femminile, però si tratta di eccezioni, e finché l’Afghanistan resterà isolato la situazione non è destinata a migliorare.

Il ruolo della donna in Afghanistan, al di là delle dichiarazioni ufficiali, non rappresenta una priorità per la comunità internazionale. Ad oggi, il problema più urgente è come relazionarsi con l’Emirato, ed affrontare un’imminente crisi umanitaria.

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