La debolezza dell'esercito afghano ha facilitato la sua dissoluzione davanti all'avanzata talebana, e ora nel Paese cresce la paura: le violenze potrebbero portare a una guerra civile. Il racconto esclusivo di Francesca Mannocchi
La debolezza dell'esercito afghano ha facilitato la sua dissoluzione davanti all'avanzata talebana, e ora in Afghanistan ci sono timori che le violenze possano portare a una guerra civile, come racconta il reportage di Francesca Mannocchi (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - IL REPORTAGE SUGLI SFOLLATI - SU CHI È RIMASTO A JALALABAD - E DAI LUOGHI IN CUI FU UCCISA MALALA MAIWAND).
Il crollo dell'esercito e la paura della guerra civile
Negli ultimi 20 anni gli Usa hanno speso più di 83 miliardi di dollari per l’equipaggiamento dell’esercito nazionale, della polizia, dell’aeronautica e delle forze speciali afghane, eppure sotto l’avanzata dei talebani l’esercito è crollato velocemente. Il colonnello Naweed Kawusi spiega che le difficoltà riguardano anche i giovani sottopagati chiamati a combattere una guerra per cui si sono dimostrati impreparati. Per lui quella che vive oggi il Paese è una "guerra per procura", ma bisogna considerare che "ci sono afghani che pensano che avere un governo legale sia un problema per i loro traffici illegali" e "per assicurarsi i profitti di questi traffici si alleano con i talebani". Il Paese è quindi ora in mano da un lato ai talebani, e dall'altro ai capi militari delle milizie locali, e il rischio è quello di un'altra lunga sanguinosa guerra civile, che l'Afghanistan ha già vissuto.