Afghanistan, Zanin (Emergency) a Sky TG24: “I talebani ci hanno garantito sicurezza”

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Il coordinatore medico Emergency a Kabul, Alberto Zanin, ha affermato che la ong ha avuto per la prima volta un contatto diretto con autorità locali che hanno garantito "appoggio e collaborazione”. Zanin ha riferito della situazione a Kabul: "È più tranquilla ma arrivano pazienti feriti dall'aeroporto"

La crisi in Afghanistan rischia di mettere in pericolo anche l’accesso alle cure sanitarie del Paese, già duramente colpite dagli scontri delle scorse settimane e dalla pandemia di Covid-19. A una settimana dall’occupazione talebana di Kabul, la Ong Emergency, storicamente impegnata da decenni sul territorio, è riuscita ad avere un contatto con i miliziani ora al potere. A confermarlo in diretta a Sky TG24 è Alberto Zanin, coordinatore medico Emergency a Kabul. (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - TUTTI I VIDEO). 

“Il nuovo governo ci ha assicurato collaborazione”

“La settimana scorsa eravamo tutti un po' preoccupati perché non avevano ancora uno ‘spokesman’, qualcuno con cui parlare e a cui far riferimento”, racconta Zanin. “Nella giornata di oggi siamo riusciti ad avere contatto con l'attuale ministro della Salute Pubblica del nuovo governo, che ci ha assicurato pieno appoggio da parte loro e completa collaborazione. Quindi adesso siamo un po' più tranquilli da quel punto di vista”, spiega.

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“Oggi Kabul è più tranquilla, l'aeroporto è pericoloso”

Zanin ha poi riferito della situazione a Kabul: “Il posto più pericoloso in questo momento è l’aeroporto. Gli altri quartieri della città di Kabul sono tranquilli”, riporta. “Oggi abbiamo avuto modo di uscire con la macchina per andare fino al Ministero della Salute e la situazione sembra sotto controllo. Sicuramente la città è più vuota, ci sono molti check-post di talebani armati ma è tranquilla”. Emergency continua a ricevere pazienti da tutte le parti della città per piccole sparatorie, anche durante la notte. “La maggior parte dei pazienti con ferite da proiettile arrivano dall’aeroporto”, conclude.

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