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Haiti: “Almeno 26 colombiani e 2 americani dietro l’assassinio del presidente Moise”

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©Ansa

A dare l’annuncio è la polizia del posto. Di questi, 17 sono stati arrestati, mentre otto sono attualmente ricercati. Ieri la polizia aveva ucciso quattro dei presunti assassini e arrestato due membri del commando. Undici persone sono state prese nell'ambasciata di Taiwan a Port-au-Prince. Convocati i responsabili della sicurezza per fare chiarezza sull’attentato, per il quale si suppongono complicità fino ai massimi livelli dei servizi di sicurezza presidenziali

Sono almeno 28 le persone responsabili dell’omicidio del presidente Jovenel Moise. A dare l’annuncio è la polizia di Haiti, aggiungendo che 26 di loro sono colombiani e 2 americani di origine haitiana. Di loro, 17 sono stati arrestati, compresi i due americani, mentre otto sono attualmente ricercati. Ieri la polizia aveva ucciso quattro dei presunti assassini e arrestato due membri del commando. Nel frattempo la procura di Port-au-Prince ha convocato i responsabili della sicurezza del presidente, per fare chiarezza sull’omicidio di Moise, per il quale si suppongono complicità fino ai massimi livelli dei servizi di sicurezza presidenziali.

Gli 11 sospettati arrestati nell'ambasciata di Taiwan

Taiwan ha annunciato che 11 persone sospettate dell'assassinio del presidente haitiano sono state arrestate dalla polizia di Haiti nel perimetro dell'ambasciata di Taiwan a Port-au-Prince, dove si erano nascosti. "La polizia ha lanciato un'operazione e ha arrestato 11 sospettati", dice la nota dell'ambasciata taiwanese, aggiungendo di aver dato "senza esitazione" il via libera alla richiesta della polizia di intervenire nel perimetro dell'ambasciata.

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Convocati i responsabili della sicurezza

La procura di Port-au-Prince ha convocato i responsabili della sicurezza del presidente, per fare chiarezza sull'apparente facilità con la quale i killer hanno potuto raggiungere e uccidere il capo di Stato haitiano. Lo ha annunciato il procuratore capo della capitale. "Ho conferito alla Direzione Centrale della Polizia Giudiziaria (Dcpj) delega di poteri per ascoltare tutti gli agenti di sicurezza vicini al presidente Jovenel Moise", ha dichiarato Me Bed-Ford Claude, commissario del governo di Port-au-Prince. I due responsabili della sicurezza saranno ascoltati il 13 e il 14 luglio.

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Le ipotesi sull’omicidio

La polizia è alla ricerca dei mandanti che hanno finanziato l’esecuzione. L’omicidio del presidente ha sconvolto il già fragile equilibrio del Paese e l'intera comunità internazionale, che invita alla calma. Dopo la cattura dei primi presunti killer, il primo ministro ad interim Claude Joseph e il comandante provvisorio della polizia nazionale, Léon Charles, hanno cercato di dare rassicurazioni con una conferenza stampa. Charles ha confermato l'esistenza di molti altri elementi che avrebbero partecipato al progetto. A Washington l'ambasciatore haitiano, Bocchit Edmond, ha detto che "l'attacco è stato realizzato da mercenari. Abbiamo un video che lo conferma", aggiungendo che "gli assassini sono arrivati nella residenza presidenziale asserendo falsamente di essere membri della Dea statunitense".

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