Haiti, attentato al presidente Moise: ucciso in casa da un commando

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E' stato colpito nella sua residenza nella capitale Port au Prince. La moglie Martine Moise non sarebbe morta a seguito delle ferite riportate nell'attacco, come dichiarato da fonti mediche ore fa, ma, "pur in condizioni gravi, sarebbe ancora in vita ed in procinto di essere trasferita in aereo all'estero"

I presunti assassini del presidente haitiano, Jovenel Moise, sono stati arrestati dalla polizia. Il direttore generale ha annunciato che quattro "mercenari" coinvolti nell'omicidio sono stati uccisi e altri due sono stati arrestati. "Tre poliziotti che erano stati presi in ostaggio sono stati liberati", ha aggiunto. Il presidente Moise è stato assassinato due notti fa da un commando armato nella sua abitazione. Intanto Martine Moise, la First Lady rimasta gravemente ferita nell'attentato, è stata trasferita in aereo al Miami Baptist Hospital.

Colpito da un commando

Jovenel Moise è stato assassinato in casa da un commando composto da elementi stranieri. "Mercenari stranieri che parlavano inglese e spagnolo", ha riferito Joseph. Il premier uscente Joseph ha chiesto alla popolazione di restare calma, assicurando che la polizia e le forze dell'ordine terranno la situazione sotto controllo. La Repubblica Dominicana ha ordinato la "chiusura immediata" del suo confine con Haiti. Lo ha annunciato ll governo, dopo la notizia dell'assassinio del presidente haitiano Jovenel Moise. 

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"Atto odioso, disumano e barbaro"

Claude Joseph, che ha assunto la conduzione del Paese ed ha condannato quello che ha descritto come un "atto odioso, disumano e barbaro". Il premier ha convocato una riunione speciale del consiglio di sicurezza, invitando la popolazione a mantenere la calma. Residenti hanno riferito di aver visto aggirarsi nella zona uomini in tuta mimetica nera ed avere sentito spari di armi di grosso calibro e notato volare dei droni. 

Al governo dal 2017

Moise, insediatosi nel 2017, da gennaio 2020 governava per decreto, e senza la presenza di un Parlamento. Affrontava crescenti proteste da parte di associazioni politiche, sociali e religiose, che lo accusavano di aver creato ad Haiti una profonda crisi politica e costituzionale, usando bande armate per rimanere al potere. Moise aveva affrontato accuse di corruzione e un'ondata di proteste anti-governative, spesso anche violente. All'inizio dell'anno, c'erano state diffuse manifestazioni nella capitale e in altre città che chiedevano le sue dimissioni. Era stato accusato, tra le altre cose, di aver represso gli oppositori politici e di voler restare in carica oltre il suo mandato, che secondo l'opposizione doveva finire il 7 febbraio scorso. Quel giorno, aveva denunciato di aver sventato "un golpe per rovesciarlo e assassinarlo". Proprio ieri Moise aveva nominato un nuovo primo ministro, Ariel Henry, per preparare il paese alle elezioni che avrebbero portato il 26 settembre allo svolgimento di un referendum costituzionale e all'elezione di un presidente e di un nuovo parlamento. In un contesto politico altamente polarizzato, tra carenza di beni alimentari e una persistente crisi umanitaria, si teme che ora il Paese precipiti nel caos. L'aggressione arriva sulla scia di un'ondata di violenze tra gang e polizia a Port-au-Prince per il controllo del territorio. Haiti - una delle nazioni più povere al mondo, vittima di cronici disastri naturali e che ancora deve riprendersi dal devastante terremoto del 2010, che fece 250mila morti e 300mila feriti - doveva tenere a settembre un referendum costituzionale, posticipato gia' due volte a causa della pandemia. Sostenuto da Moise, il testo di riforme costituzionali mirava a rafforzare l'esecutivo, ma e' stato respinto dall'opposizione e dalle organizzazioni della società civile.

Casa Bianca: omicidio Moise "terribile", pronti aiutare

La Casa Bianca ha definito "terribile" e "tragico" l'assassinio del presidente haitiano Jovenel Moise. Si tratta di "un attacco terribile, tragico, che ha preso di mira il presidente di Haiti e sua moglie durante la notte", ha detto Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca. "Siamo pronti ad assistere in qualsiasi forma il popolo e il governo di Haiti", ha aggiunto. Il Consiglio di Sicurezza Onu, gli Stati Uniti e l'Europa hanno fatto appello per elezioni politiche e presidenziali libere e trasparenti entro la fine del 2021. 

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