Nell'operazione liberati anche tre agenti di polizia che erano stati sequestrati. Resta grave la moglie del presidente, Martine Moise, che è stata trasferita in un ospedale di Miami. Oggi riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Gli Stati Uniti chiedono elezioni libere nel Paese entro quest'anno
La polizia ha ucciso quattro dei presunti assassini del presidente haitiano Jovenel Moise assassinato nella sua residenza nella capitale Port au Prince. Altri due presunti membri del commando sono stati arrestati. A riferirlo è stato il capo della polizia, Le'on Charles. L'operazione ha portato anche al rilascio di tre agenti di polizia che erano stati sequestrati dai presunti autori dell'assassinio. Intanto Martine Moise, la moglie del presidente rimasta gravemente ferita nell'attacco, è stata trasferita in aereo a Miami dove sarà curata nel Miami Baptist Hospital. Oggi sull’accaduto si tiene una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Ad Haiti vige lo stato d'assedio per le prossime due settimane, dichiarato dal Primo ministro ad interim di Haiti Claude Joseph. La Farnesina condanna l'attentato: "Garantire la stabilità di Haiti".
La moglie del presidente ancora grave, trasferita a Miami
L'ambasciatore di Haiti negli Usa, Bocchit Edmond ha confermato che la first lady sarà ricoverata a Miami. Un aereo della compagnia sanitaria Trinity Air Ambulance è partito ieri pomeriggio dalla capitale haitiana per atterrare nell'aeroporto di Fort Lauderdale, a nord di Miami. Secondo i media statunitensi Martine Moise si trova in "condizioni stabili ma critiche". Mentre i figli della coppia sono "in luoghi sicuri sotto protezione", ha riferito l'ambasciatore di Haiti a Santo Domingo, Smith Augustin, in una conferenza stampa.
Oggi riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza Onu
La riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza Onu è stata richiesta da Usa e Messico, membro non permanente del Consiglio. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, ha invitato il Governo ad andare avanti con le elezioni programmate per la fine dell'anno, sottolineando che il voto "faciliterebbe una pacifica transizione del potere al nuovo presidente eletto". Gli Stati Uniti chiedono di tenere le elezioni a Haiti come previsto quest’anno, promettendo assistenza. "Gli Stati Uniti continuano a ritenere che si debba procedere con le elezioni quest'anno", dichiara il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price, sottolineando che il voto "faciliterebbe una pacifica transizione del potere al nuovo presidente eletto".
La condanna della Farnesina: "Garantire stabilità di Haiti"
La Farnesina intanto ha diffuso una nota che condanna l'omicidio del presidente Moise: "L'Italia, appresa con sgomento la notizia dell'efferato assassinio del Presidente di Haiti Jovenel Moise", si legge, "condanna fermamente l'attacco al cuore delle Istituzioni haitiane, esprime sincero cordoglio alla famiglia del Presidente e al popolo haitiano ed auspica che i colpevoli di questo delitto siano al più presto assicurati alla giustizia. L'Italia - si aggiunge - fa appello a tutti gli attori e alle forze politiche haitiane affinché si preservino i delicati equilibri politici, si prevengano tensioni e si assicurino la stabilita' istituzionale del Paese e la sicurezza della popolazione".
La condanna dei Paesi Prosur
I governi dei Paesi membri del Forum per il progresso del Sud America (Prosur) hanno condannato l'assassinio "vile e codardo" del presidente Moise, avvenuto a Port-au-Prince. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Brasile, Colombia, Cile, Ecuador, Guyana, Paraguay e Perù, in cui si afferma: "Ci rammarichiamo e condanniamo l'assassinio del presidente di Haiti, Jovenel Moise. Esprimiamo la nostra solidarietà alla sua famiglia e a tutto il popolo haitiano di fronte a questo atto criminale vile e codardo che viola l'ordine democratico e il rispetto dei diritti umani ad Haiti e nella Regione", aggiungono i leader delle nazioni del Prosur.
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