
Covid Uk, corre la variante delta: record casi da febbraio. Verso rinvio ultime riaperture
Nel Paese ieri i contagi sono risaliti a oltre 8000 giornalieri, l'impatto su casi gravi, ricoveri in ospedali e morti è per ora contenuto parzialmente da una campagna di vaccini giunta sull'isola a oltre 70 milioni di dosi somministrate. La Bma, associazione medici britannici, ha consigliato al governo di rinviare l'allentamento delle ultime restrizioni, il premier Johnson dovrebbe annunciare a breve uno slittamento di 4 settimane rispetto alla data prefissata del 21 giugno

Nel Regno Unito, nell'ultimo giorno, si sono registrati oltre 8mila nuovi positivi al coronavirus, un aumento dei contagi, causato dalla diffusione della variante delta (ex indiana) che ha raggiunto il livello più alto da febbraio. Per questo motivo il governo guidato da Boris Johnson starebbe per annunciare un rinvio fino a quattro settimane della quarta e ultima tappa di uscita dalle restrizioni anti-Covid prevista per il 21 giugno
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Il premier Johnson pare intenzionato a seguire le raccomandazioni di diversi esperti, preoccupati per il rimbalzo causato dalla variante delta. Ha ammesso che la diffusione della variante Delta è oggetto di "grave, grave preoccupazione". E che adesso è meno ottimista di quanto lo fosse a maggio. L'impatto su casi gravi, ricoveri in ospedali e morti è per ora contenuto - ma parzialmente - dall'effetto accelerato di una campagna di vaccini giunta nel Regno Unito a oltre 70 milioni di dosi somministrate
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Nell'ultimo bollettino di venerdì 11 giugno, i casi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 8.125 contro i 7.393 del giorno precedente. I decessi sono stati 17, contro i 7 di giovedì. Nell'ultima settimana i casi sono aumentati del 90 per cento pari a 30 mila unità
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La variante delta è responsabile del 90 per cento dei nuovi casi nel Regno Unito con una trasmissibilità superiore del 60 per cento a quelle precedenti. Secondo le stime ufficiali diffuse ieri, le infezioni giornaliere stanno ora aumentando dal 3% al 6% in tutto il Paese con un tasso di crescita che non si vedeva da quando i casi hanno iniziato a salire alla fine dello scorso anno
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Alla luce degli ultimi dati, la British Medical Association (Bma) ha lanciato un appello a ritardare l'allentamento delle ultime restrizioni ancora in vigore, a causa del "rapido incremento" dei casi
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Il governo del premier Boris Johnson si era già lasciato un margine di manovra rispetto alla data prestabilità del 21 giugno per le ultime riaperture, precisando a più riprese che l'esecutivo non prevede in linea di massima la necessità di rinvii, ma il rimbalzo dei contagi potrebbe aver cambiato le cose. L'ultima verifica dei dati fissata per lunedì 14
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Suonano come un campanello d'allarme le dichiarazioni dell'associazione di medici britannici sul fatto che l'allentamento delle rimanenti restrizioni non dovrebbe andare in porto fino a a quando non ci sarà una "migliore comprensione delle implicazioni" dell'aumento dei casi nei prossimi giorni

Secondo un'ipotesi circolata anche sui media britannici, il premier Johnson potrebbe rinviare di due o quattro settimane la fase quattro, che prevede la riapertura dei locali notturni e la revoca delle restrizioni su spettacoli, matrimoni e altri eventi pubblici

Continua intanto a ritmo sostenuto la campagna di vaccinazione. Sono finora 70.253.625 le dosi di vaccino somministrate in tutto il Regno Unito, pari a oltre la metà degli adulti over 16 dell'isola. Di queste, 41.088.485 sono prime dosi, con una crescita nelle 24 ore di 201.607 inoculazioni. Coloro che hanno invece completato il ciclo vaccinale con entrambe le somministrazioni sono 29.165.140, con un incremento rispetto al giorno precedente di 308.038

Secondo l'agenzia statale Public Health England, quasi due terzi delle persone infettate dalla variante delta non ha ricevuto alcun vaccino. E anche se il numero degli ospedalizzati è ancora molto basso (1.058) il rischio di un rimbalzo anche su questo fronte è concreto: "Se si infettano molte persone, si avrà un aumento dei ricoveri", ha avvertito il vice presidente dell'Associazione dei direttori della Sanità pubblica Jim McManus. Dall'inizio della pandemia il Regno Unito ha avuto finora oltre 4,5 milioni di casi e oltre 128mila morti