Covid UK, variante indiana causa aumento dei contagi del 160% nell'ultima settimana

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I casi legati al ceppo indiano del virus nella scorsa settimana sono stati oltre 3.400, contro i 1.313 dei sette giorni precedenti. La prospettiva è che la mutazione diventi infezione prevalente. Il governo di Boris Johnson ha disposto un’ulteriore accelerazione della campagna vaccinale per difendersi dall’aumento dei contagi. Le dosi somministrate ai cittadini britannici superano quota 60,5 milioni

Il numero di contagi legati alla variante indiana del coronavirus nel Regno Unito è aumentato di oltre il 160% nell’ultima settimana. Emerge dai dati dell’agenzia statale PHE -Public Health England, secondo cui nel Paese si contano 3.424 casi legati alla variante, contro i 1.313 di giovedì 13 maggio: la prospettiva è che la mutazione diventi ceppo prevalente. I test positivi al Covid registrati complessivamente sull'isola nella settimana del 15 maggio sono stati pari a uno ogni 1.110 abitanti: ancora bassi in assoluto, ma in aumento rispetto al rapporto uno su 1.340 dei sette giorni precedenti. L’andamento della campagna vaccinale permette però di escludere allarmismi. Il numero di morti (3 nella giornata di oggi, lunedì 24 maggio) e di ricoveri negli ospedali registrati sull’isola restano al momento ai minimi europei.

La campagna vaccinale

La variante indiana (B1617.2), secondo le elaborazioni settimanali dell’ONS -Office for National Statistics – potrebbe essere fra il 10% e il 50% più trasmissibile del ceppo inglese del coronavirus. Il governo di Boris Johnson ha disposto un’ulteriore accelerazione della campagna di vaccinazione, in particolare per la somministrazione dei richiami, per fronteggiare il diffondersi della variante, soprattutto alla luce dei recenti studi dai quali è emersa una conferma dell’elevata efficacia dei farmaci Pfizer e AstraZeneca contro il contagio sintomatico del ceppo originato dall’India. I dati aggiornati al 23 maggio contano 60,5 milioni di dosi somministrati ai cittadini britannici. Le prime dosi inoculate sono salite a 38 milioni, mentre le secondi dosi sono a quota 22,7 milioni, rispettivamente il 72% e il 43% dell’intera popolazione over 16.

epa09178490 A nurse prepares to administer a dose of the AstraZeneca COVID-19 vaccine during a voluntary AstraZeneca COVID-19 vaccination program in Kuala Lumpur, Malaysia, 05 May 2021. Malaysia will begin a AstraZeneca Covid-19 vaccination program on 05 May 2021 for people who chose to receive it after the vaccine was removed from an ongoing roll-out due to public fears over its safety.  EPA/FAZRY ISMAIL

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Le zone più colpite

La PHE ha dichiarato che le infezioni dovute alla variante indiana “si registrano ancora soprattutto nel Nordovest dell’Inghilterra, in particolare a Bolton, e a Londra, ma vediamo focolai di casi in tutto il Paese. Considerando la proporzione di campioni che sono stati sequenziati, è probabile che abbiamo avuto oltre 11mila casi fino al 15 maggio a causa della variante indiana. Poiché i casi di B.1.617.2 continuano ad aumentare, è assolutamente vitale che le persone che vivono in aree in cui la prevalenza è alta si facciano avanti per ottenere il vaccino. È la migliore difesa che abbiamo contro la diffusione di questa malattia”. A causa della variante indiana, il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon ha prolungato il livello di allerta 3 nella zona della città Glasgow, che - come il resto della Nazione - sarebbe dovuta scendere al livello di allerta 2.

LONDON, ENGLAND - MAY 14: Britain's Prime Minister Boris Johnson listens to a question from the media during a press conference about the ongoing coronavirus outbreak at Downing Street on May 14, 2021 in London, England. (Photo by Matt Dunham-WPA Pool/Getty Images)

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Nuova variante

Intanto spunta anche un’ulteriore variante, che le autorità sanitarie britanniche hanno in questi giorni tracciato su 7 persone: un ceppo originato a quanto pare in Ciad e poi individuato in Grecia, la cui pericolosità rimane da stabilire.

TURIN, ITALY - AUGUST 19: Personnel assigned for testing of Covid-19 at Turin airport on August 19, 2020 in Turin, Italy. The Italian government is requiring people arriving from high-risk designated countries to take a Covid-19 test, which includes regions in Spain, Greece, Croatia and Malta. According to the Ministry of Health, Coronavirus infection rates are climbing again in Italy from an average of 400 new cases per day. Authorities see Italian returning from vacation abroad as a likely strong contributor to the uptick in infections. (Photo by Diego Puletto/Getty Images)

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