Covid Ungheria, riaperti i locali all’aperto ma i contagi sono ancora alti

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Motivando il provvedimento con il progresso delle vaccinazioni, il premier Viktor Orban ha promesso anche che, al raggiungimento di 4 milioni di vaccinati, ci saranno nuove concessioni. Riapriranno alberghi, ristoranti, cinema, teatri, concerti, biblioteche, palestre a chi esibirà una tessera che attesti la vaccinazione

Riaperture in Ungheria dove tornano in attività le terrazze delle caffetterie e i ristoranti all’aperto nonostante la situazione dei contagi per Covid rimanga ancora critica. Il premier Viktor Orban ha motivato l'apertura con il progresso delle vaccinazioni: 3,5 milioni di persone raggiunte (il 35% della popolazione). Il premier stesso si è concesso una birra su una terrazza, illustrando il successo su Facebook. (COVID: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).

A breve ulteriori riaperture

Lo stesso Orban ha promesso un'apertura ancora più ampia dei servizi, una volta raggiunto il traguardo di 4 milioni di vaccinati, che dovrebbe avvenire entro venerdì 30 aprile. Apriranno alberghi, ristoranti, cinema, teatri, concerti, biblioteche, palestre, bagni pubblici, con una tessera che attesti la vaccinazione. La somministrazione delle dosi procede bene grazie ad una grande fornitura di vaccino cinese Sinopharm e del russo Sputnik, oltre ai sieri approvati nell'Ue. 

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Resta critica la situazione contagi

Allo stesso tempo, però, la situazione dei contagi rimane critica: il numero dei morti rispetto alla popolazione in Ungheria è il più alto in Europa. Secondo i dati della Johns Hopkins University, aggiornati al 25 aprile, i morti nel Paese sono stati 26.420, mentre i casi hanno raggiunto quota 767.190. Gli esperti e l'opposizione sono contrari alla riapertura, giudicata prematura. 

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