Corea Nord: niente contatti con gli Usa finché non abbandoneranno “politica ostile”

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Dopo che il segretario di Stato americano Blinken ha detto che Pyongyang è “un regime autoritario con abusi sistemici”, la Corea del Nord ha replicato che "nessun contatto o dialogo può aver luogo fino a quando gli Stati Uniti non ritireranno la loro politica ostile”. La delegazione statunitense a Seul: missili e nucleare nordcoreano sono la priorità

Cresce la tensione nei rapporti tra Usa e Corea del Nord. Ieri il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato di “un regime autoritario con abusi sistemici”, oggi Pyongyang ha replicato che "nessun contatto o dialogo Usa-Corea del Nord può aver luogo fino a quando gli Stati Uniti non ritireranno la loro politica ostile nei confronti della Corea del Nord”. I rispettivi messaggi di gelo arrivano nel giorno in cui Blinken e il capo del Pentagono Lloyd Austin sono impegnati a Seul in una serie di colloqui con le autorità della Corea del Sud. Nei giorni scorsi Kim Yo-jong, potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, aveva lanciato un monito criticando le manovre militari Washington-Seul e avvertendo l'amministrazione Biden: “Se volete dormire sonni tranquilli nei prossimi quattro anni, non fate fin dall'inizio cose che vi faranno perdere il sonno".

Usa e Corea del Sud: missili e nucleare Pyongyang la priorità

I missili balistici e nucleari nordcoreani sono una "priorità" per Usa e Corea del Sud, avendo "l'impegno condiviso" ad affrontare e risolvere la questione. È quanto emerge dalla dichiarazione congiunta al termine del “due più due” - il meeting di Seul tra i ministri degli Esteri e della Difesa sudcoreani Chung Eui-yong e Suh Wook, e le controparti americane Blinken e Austin. Nel documento si legge che "sullo sfondo delle crescenti sfide alla sicurezza regionale", i valori condivisi "che rafforzano l'impegno dei due Paesi a opporsi a ogni attività che mina e destabilizza l'ordine internazionale basato sulle regole". Nessuna menzione diretta alla Cina.

9 February 2018 - Pyeongchang, South Korea : Kim Yo Jong, (Center), sister of North Korean leader Kim Jong Un, arrives at the Jinbu KTX rail road station in Pyeongchang, South Korea on February 9, 2018. Kim on Friday became the first member of her family to visit South Korea since the 1950-53 Korean War as part of a high-level delegation attending the opening ceremony of the 2018 Pyeongchang Winter Olympics. Photo Credit: Lee Young-ho (Lee Young-ho / IPA/Fotogramma, Seoul - 2018-02-09) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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Blinken attacca la Corea del Nord

La Cina è stata però menzionata ieri da Blinken, secondo cui dovrebbe usare la sua "enorme influenza" per spingere la Corea del Nord a lasciare i programmi nucleari, fonte d'instabilità e pericolo. Il segretario di Stato americano ha spiegato che "Pechino ha un interesse, un chiaro interesse personale nell'aiutare a perseguire la denuclearizzazione perché è fonte di instabilità", di pericolo e "una minaccia per noi e i nostri partner”. Poi ha attaccato Pyongyang dicendo che "il regime autoritario della Corea del Nord continua a commettere abusi sistemici e diffusi contro il suo stesso popolo. Dobbiamo difendere i diritti e le libertà fondamentali e contro coloro che li opprimono”. Infine ha rimarcato che l'alleanza tra Usa e Corea del Sud è "incrollabile", "ferrea" e "radicata nell'amicizia, nella fiducia reciproca e nei valori condivisi". 

epa09076958 US President Joe Biden delivers remarks on the implementation of the American Rescue Plan, at the White House in Washington, DC, USA, 15 March 2021.  EPA/Yuri Gripas / POOL

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