I tre dimostranti sono stati uccisi nella notte, mentre centinaia di persone hanno sfidato il coprifuoco per tenere veglie in onore delle persone morte da quando i militari hanno preso il potere. I filmati condivisi sui social media mostrano agenti di polizia che trascinano tre persone per le strade di Rangoon, colpendole sulla testa
Tre manifestanti anti-colpo di stato sono stati uccisi nella notte a Rangoon, la più grande città del Myanmar, mentre centinaia di persone hanno sfidato il coprifuoco per tenere veglie in onore delle persone uccise da quando i militari hanno preso il potere. I filmati condivisi sui social media mostrano agenti di polizia che trascinano tre persone per le strade di Rangoon, colpendole sulla testa.
Oltre 70 i morti nelle proteste
"Le forze di sicurezza hanno arrestato tre giovani, e mentre li seguivamo per riportarli indietro, ci hanno attaccato", ha raccontato un manifestante. "Due sono stati uccisi", ha detto, aggiungendo che hanno dovuto aspettare fino a quando la polizia ha smesso di sparare per recuperare i corpi. Anche i media locali Democratic Voice of Burma e Khit Thit Media hanno confermato la morte. Un terzo è morto poche ore dopo per le ferite riportate.

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Colpo di stato il 1 febbraio
La giunta ha dispiegato un crescente uso della forza contro le proteste quotidiane dal colpo di stato del 1 febbraio, con oltre 70 persone uccise nelle manifestazioni. Ma centinaia di migliaia hanno continuato a riunirsi in tutto il Paese per chiedere il rilascio di Aung San Suu Kyi - che era stata arrestata nel colpo di stato del 1 febbraio - e il ritorno alla democrazia.
