
Armenia, esercito e opposizione contro governo. Il premier: "Colpo di Stato non ci sarà"
Due manifestazioni nella capitale Erevan. In una il primo ministro ha radunato i suoi sostenitori invitandoli a scendere in piazza per ribellarsi al golpe, nell'altra l'opposizione chiede al capo dell'esecutivo di lasciare. Il presidente Sarkissan annuncia misure per smorzare la tensione

Caos in Armenia dove l'esercito ha chiesto le dimissioni del primo ministro Nikol Pashinyan e del governo. Il capo dell'esecutivo ha denunciato un tentativo di colpo di stato militare e su Facebook ha invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza. per ribellarsi al golpe. I supporter del premier sono poi scesi per strada a Erevan (nella foto)
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Ma successivamente attivisti dell'opposizione armena hanno bloccato con le barricate viale Baghramyan, la strada centrale della capitale armena, dove si trovano il Parlamento e l'ufficio presidenziale. "Stiamo issando le barricate per costringere il Parlamento a riunirsi per una sessione e votare la destituzione del primo ministro Nikol Pashinyan", ha detto il candidato dell'opposizione Vazgen Manukyan. "Siate pronti, staremo qui anche di notte", ha aggiunto rivolgendosi ai sostenitori
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Il premier Nikol Pashinyan (nella foto) ha destituito il capo di Stato maggiore Onik Gasparyan, autore dell'iniziativa contro l’esecutivo. Un giornalista dell'AFP presente alla manifestazione ha detto che circa 20.000 persone si sono riversate in una piazza centrale incoraggiando il premier, a un chilometro di distanza da una protesta dell'opposizione dove circa 10.000 manifestanti hanno chiesto a Pashinyan di dimettersi
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Il primo ministro armeno ha detto che ha pensato di dimettersi dopo la sconfitta nella guerra del Karabakh nell'autunno del 2020. "Dopo la guerra, ho pensato molto alle dimissioni. Poi mi sono detto che sono arrivato ad essere primo ministro non per mia scelta, ma è stata la decisione del popolo"

"E' il popolo che dovrebbe decidere se me ne devo andare. Che il popolo chieda le mie dimissioni, che mi sparino in piazza", ha detto Pashinyan al raduno dei suoi sostenitori che lui stesso ha organizzato in Piazza della Repubblica, nella capitale armena. Lo riporta Interfax

Pashinyan ha esortato tutte le forze politiche a fermare immediatamente gli atti di disobbedienza e iniziare un dialogo con le autorità. Lo riferisce la Tass. "Invito tutte le forze politiche a fermare immediatamente gli atti di disobbedienza e ad avviare un dialogo: siamo pronti a dare ascolto anche alle forze più radicali", ha sottolineato

Pashinyan ha escluso la possibilità di un colpo di stato militare in Armenia. "Un colpo di stato militare non accadrà. Tutto finirà in modo pacifico. Decideremo cosa fare insieme al popolo", ha detto Pashinyan durante la marcia a Erevan

L'opposizione armena ha dichiarato di essere pronta a incontrare Pashinyan ma solo per discutere le sue dimissioni. "Siamo pronti a incontrarlo solo per discutere la questione delle sue pronte dimissioni. Gli lasciamo questa opportunità", ha detto il coordinatore del Movimento per la salvezza della patria Ishkhan Saghatelyan in una manifestazione dell'opposizione. È necessario prevenire eventuali scontri tra cittadini, ha detto Saghatelyan. "Pashinyan deve firmare la lettera di dimissioni e lasciare pacificamente", ha aggiunto

Il presidente armeno Armen Sarkissian ha detto che sta prendendo provvedimenti per alleviare le tensioni politiche nel Paese. "Sto intraprendendo urgentemente dei passi per alleviare le tensioni e cercare dei modi per risolvere la situazione in modo pacifico: invito tutti a manifestare sobrietà e moderazione", ha detto Sarkissian in una dichiarazione diffusa giovedì dal suo servizio stampa. Lo riporta Interfax

L'Armenia è "in una situazione esplosiva, che ha implicazioni imprevedibili per la nostra stabilità e può portare a conseguenze irreversibili", ha detto il presidente. "Il Paese è in uno stato di legge marziale. La minaccia esterna è reale, e la dichiarazione sul cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh non è un accordo di pace. L'Armenia e l'Artsakh (il nome armeno del Nagorno-Karabakh) stanno affrontando numerose sfide. Sto esortando tutti, compresi organi di governo, agenzie di sicurezza, forze politiche e comuni cittadini a mostrare buon senso", ha aggiunto