Covid, Biden: "Ritorno a normalità entro Natale. Ogni americano avrà vaccino entro luglio"
MondoNegli Stati Uniti "saranno disponibili 600 milioni di dosi entro fine luglio, abbastanza per vaccinare ogni singolo americano”, è la promessa del presidente alla prima uscita fuori Washington. "Tra un anno - ha aggiunto - ci saranno davvero poche persone che dovranno osservare il distanziamento sociale e indossare la maschera”. “Sono stufo di parlare di Trump, parliamo della gente”, ha poi commentato durante un’intervista della Cnn
Negli Stati Uniti "saranno disponibili 600 milioni di dosi di vaccino entro fine luglio, abbastanza per vaccinare ogni singolo americano": è la promessa di Joe Biden intervenuto nel corso di un town hall sulla Cnn a Milwaukee, in Wisconsin, la prima uscita fuori Washington del neopresidente americano. Il ritorno alla normalità? Riguardo la pandemia (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE), il capo della Casa Bianca ha fatto una previsione: entro Natale la situazione potrebbe normalizzarsi. "Se le cose vanno come devono andare - ha spiegato - come mia madre direbbe, con la grazia di Dio e la buona volontà dei vicini, penso che a Natale ci troveremo in una situazione molto diversa da quella in cui ci troviamo ora". "Tra un anno - ha aggiunto - ci saranno davvero poche persone che dovranno osservare il distanziamento sociale e indossare la mascherina, ma non so, non voglio promettere troppo”.
"Sono stufo di parlare di Trump, parliamo della gente"
"Guardate quello che abbiamo ereditato, abbiamo perso un sacco di tempo", ha poi commentato Biden riferendosi al suo predecessore Donald Trump. "Per quattro anni abbiamo parlato di notizie che riguardavano Donald Trump. Ora è tempo di pensare alle notizie che riguardano gli americani”, ha detto rispondendo alla domanda del conduttore della Cnn che gli chiedeva un commento sull'impeachment a Trump. Il neopresidente ha poi spiegato come eventuali procedimenti penali contro il suo predecessore "dipenderanno solo dal Dipartimento di giustizia che sarà sempre indipendente da questa Casa Bianca". "Sono stufo di parlare di Trump", ha aggiunto.
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Messaggi rassicuranti
Nel corso del primo dibattito con gli spettatori andato in onda in prima serata sulla Cnn, Biden ha cercato di lanciare una serie di messaggi rassicuranti. Rispondendo a una domanda sugli effetti devastanti del virus nella comunità afroamericana, tra le più colpite, il presidente ha spiegato di pensare a postazioni mobili per i vaccini in modo da raggiungere anche le comunità che stanno in zone povere, con pochi servizi e mezzi per muoversi. "L'obiettivo - ha spiegato, rispondendo a un'infermiera afroamericana di Milwaukee - è raggiungere anche chi non ha la macchina per raggiungere un centro per i vaccini”. Parlando di scuola, il presidente ha indicato la linea, dopo giorni di messaggi controversi: "Penso che dovremmo vaccinare gli insegnanti. Dobbiamo farli scalare verso l'alto nella gerarchia". E a una bambina di seconda elementare, spaventata dal virus, ha detto: "La tua fascia di età non è a rischio, ma sui vaccini dobbiamo aspettare, perché non sappiamo ancora bene come funziona con i più piccoli". Durante il dibattito, rispondendo a una donna, Biden si è offerto personalmente di dare una mano a prendere il vaccino per il figlio, che soffre di altre patologie. "Se lei vuole e resta qui in giro, dopo il programma parliamo un attimo e vediamo di risolvere la situazione".
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Casa Bianca annuncia aumento vaccini da inviare a Stati
"Grande notizia: l’amministrazione Biden-Harris invierà ogni settimana agli stati 13,5 milioni di dosi, un incremento del 57 per cento da quando il presidente Biden ha assunto l'incarico. E a cominciare da questa settimana raddoppieremo a due milioni le dosi da spedire alle farmacie locali”, ha comunicato intanto la Casa Bianca su Twitter. L’annuncio arriva quattro giorni dopo l'accordo per l'acquisto di altre 200 milioni di dosi del vaccino anti-Covid, di cui metà arriveranno da Pfizer e metà da Moderna.
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In Usa 487.714 morti e 27.748.253 casi
Gli Stati Uniti hanno nel frattempo raggiunto 27.748.253 casi confermati di coronavirus e 487.714 decessi, secondo il conteggio aggiornato della Johns Hopkins University. La California è lo stato più colpito dalla pandemia con 47.220 morti, seguita da New York (46.141), Texas (41.346), Florida (29.154), Pennsylvania (23.100), New Jersey (22.497) e Illinois (22.199). Altri Stati con un elevato numero di vittime sono Ohio (16.174), Georgia (16.174), Michigan (16.149), Massachusetts (15.567).