Russia, Alexei Navalny condannato a 2 anni e 5 mesi di carcere: pena ridotta

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Il dissidente è stato condannato da un giudice del tribunale distrettuale Simonovsky, riunitosi per l'occasione presso la sede del tribunale della città di Mosca. Lo riporta Dozhd. Sono intanto almeno 311 le persone fermate per aver preso parte a manifestazioni a sostegno dell'oppositore numero uno di Putin, che in tribunale ha dichiarato: "Vogliono imprigionare me per spaventarne milioni". Il suo staff invita a una protesta immediata nella capitale. Usa: "Su risposta a Russia ci coordineremo con alleati"

Alexei Navalny è stato condannato a 2 anni e 5 mesi di carcere da un giudice del tribunale distrettuale Simonovsky, riunitosi per l'occasione presso la sede del tribunale della città di Mosca. Lo riporta Dozhd. È stata accolta la richiesta del Servizio Penitenziario Federale di convertire la pena sospesa in detenzione reale, a causa della presunta violazione dei termini della libertà vigilata da parte di Navalny. Il giudice ha deciso però di prendere in considerazione l'anno di detenzione domiciliare già scontato per il caso Yves Rocher e dunque ha ridotto la detenzione in carcere dai 3 anni e 5 mesi a 2 anni e 5 mesi di colonia penale. Il team di Navalny ha invitato a una "protesta immediata a Mosca". "Venite subito alla piazza del Maneggio! Il nostro Paese è piombato nella più completa illegalità, dobbiamo opporci", si legge in un tweet postato dal Fondo anticorruzione. Gli Stati Uniti si coordineranno con gli alleati per valutare le forme con cui ritenere la Russia responsabile per quanto sta accadendo col caso, ha dichiarato intanto il segretario di stato Usa Anthony Blinken riferendosi anche alle migliaia di arresti degli ultimi giorni.

Oltre 1000 persone arrestate

Sono intanto più di 1.050 persone sono state arrestate durante le manifestazioni in Russia a favore di Navalny. Lo ha riferito l'Ong OVD-Info. Secondo questa organizzazione specializzata nel monitoraggio delle proteste, la maggior parte degli arresti (865) è avvenuta a Mosca, dove si sono svolte manifestazioni represse dalla polizia. 

epa08976844 Russian police officers detain protester during an unauthorized protest in support of Russian opposition leader Alexei Navalny, Moscow, Russia, 31 January 2021. Navalny was detained after his arrival to Moscow from Germany, where he was recovering from a poisoning attack with a nerve agent, on 17 January 2021. A Moscow judge on 18 January ruled that he will remain in custody for 30 days following his airport arrest. Navalny urged Russians to take to the streets to protest. In many Russian cities mass events are prohibited due to an increase in COVID-19 cases.  EPA/YURI KOCHETKOV

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Navalny: "Vogliono imprigionare me per spaventarne milioni"

"Sono sopravvissuto grazie a brave persone: piloti e medici. Poi ho causato un'offesa ancora più grave: non mi sono nascosto. E poi è successa la cosa peggiore in assoluto: ho partecipato all'indagine sul mio stesso avvelenamento. E abbiamo dimostrato che è stato Putin a commettere l'attentato e questo lo fa impazzire", ha dichiarato Navalny in aula, citato da Meduza. "Passerà alla storia proprio come un avvelenatore. Sapete, c'era Alessandro il Liberatore o Yaroslav il Saggio. E avremo Vladimir l'Avvelenatore". "Chiedo il rilascio immediato per me e per tutti i prigionieri politici: questo teatrino è illegale", ha aggiunto, per poi sottolineare: "La cosa principale in tutto questo processo non è quello che accade a me. Imprigionarmi non è difficile. Ciò che conta di più è il motivo per cui questo sta accadendo. E sta accadendo per intimidire un gran numero di persone: vogliono imprigionare una persona per spaventarne milioni".

Alexei Navalny

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"La sentenza contro Alexei Nawalny è un duro colpo alle libertà civili e allo stato di diritto saldamente radicati in Russia", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, commentando il verdetto russo. "La corte di Giustizia europea per i diritti umani aveva già nel 2017 giudicato arbitrario il procedimento", ha proseguito Maas, ribadendo che Navalny "deve essere immediatamente liberato". Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: "Ribadisco l'appello dell'Ue al rilascio immediato di Alexey Navalny - ha twittato - Non accettiamo la sua condanna: la giustizia non deve essere politicizzata". Per Mosca però, le richieste occidentali di liberare Navalny sono "ingerenze".

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