Covid, Organizzazione Panamericana Sanità: oltre 1 milione di morti nelle Americhe

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Il direttore dell’organizzazione, Carissa Etienne: nel continente più di 43 milioni di persone hanno contratto il coronavirus, due milioni di persone si sono ammalate durante l'ultima settimana. Continuano a preoccupare Usa e Brasile. Intanto in Francia il Senato proroga lo stato di emergenza al 3 maggio. In tutta Europa crescono le misure per limitare gli spostamenti

Prosegue in tutto il mondo l’emergenza per la pandemia di Covid-19. Secondo l'Organizzazione Panamericana della Sanità, più di un milione di persone sono morte per complicazioni legate a coronavirus nel continente americano (CORONAVIRUS: LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). "La perdita di oltre un milione di persone a causa di questo virus - ha detto il direttore dell’organizzazione, Carissa Etienne - “è una tragica pietra miliare" nella regione. Questo dovrebbe servire come appello urgente: dobbiamo fare di più per proteggere noi stessi e gli altri”. Etienne ha sottolineato che nelle Americhe, più di 43 milioni di persone hanno contratto il coronavirus, due milioni di persone si sono ammalate durante l'ultima settimana. 

La situazione tra Nord e Sud America

Gli Stati Uniti, il Paese più colpito al mondo dalla pandemia, continuano a registrare il maggior numero di casi, "il Messico segnala un aumento delle infezioni" che nelle ultime settimane sono "triplicate" in alcune regioni di quel Paese. "Vi è una crescente pressione sulla capacità ospedaliera in tutto il Nord America. In alcuni Stati degli Usa, quasi l'80% dei letti delle unità di terapia intensiva viene utilizzato per trattare pazienti con Covid-19, con tassi simili in molti Stati messicani, mentre il Canada sta raggiungendo la sua massima capacità ospedaliera", ha aggiunto Etienne. Nei Caraibi le "isole più grandi", come Porto Rico, Repubblica Dominicana, Haiti e Cuba, "stanno assistendo a un aumento delle infezioni". Va meglio in America centrale, con l'eccezione di Honduras e Guatemala, dove la settimana scorsa i contagi sono diminuiti. Il direttore dell'Organizzazione ha aggiunto che la Colombia "ha avuto il più alto aumento di casi Covid-19 in Sud America". Le infezioni sono cresciute anche in Paraguay e Cile, mentre in Argentina e Uruguay stanno rallentando. "La situazione in Brasile (1.283 morti e 63.520 contagi nelle ultime 24 ore) è particolarmente preoccupante", ha avvertito Etienne, secondo cui quasi tre quarti "di tutti i letti di terapia intensiva in molti Stati del Brasile, dalle regioni settentrionali dell'Amazzonia al confine meridionale con l'Uruguay, sono usati per curare pazienti Covid”.

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Perù, oltre 40 mila i morti da inizio pandemia

Ha superato quota 40 mila in Perù il numero dei decessi legati al Covid-19 dall'inizio della pandemia, secondo l'università americana Johns Hopkins. Il Paese sudamericano da 33 milioni di abitanti ha registrato ufficialmente finora oltre 1,107 milioni di contagi da coronavirus, di cui quasi 1,023 milioni guariti.

Canada: compagnia aerea sospende voli all'estero

In Canada, la compagnia aerea Air Transat, specializzata in destinazioni balneari, ha annunciato la sospensione sino a fine aprile dei suoi collegamenti verso l'estero a causa delle restrizioni anti Covid imposte dal governo di Ottawa. Una decisione che comporterà nuovi licenziamenti, ha aggiunto un portavoce, senza fare numeri. La società conta ora circa 1.300 dipendenti, contro i 5.000 pre pandemia. Intanto il primo ministro canadese Justin Trudeau ha riferito in Parlamento che l'Unione europea si è impegnata con il Canada che non sarà coinvolto nelle possibili restrizioni sulle esportazioni di vaccini anti Covid-19. Trudeau, dopo un colloquio con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto: "Sono stato rassicurato sul fatto che le misure di monitoraggio adottate dall'Europa non influenzeranno le spedizioni in Canada da Pfizer e Moderna”. La sospensione delle spedizioni di dosi Pfizer sta creando problemi in alcune delle principali province del Canada che hanno annunciato di dover ridurre le campagne di vaccinazione in corso a causa della carenza di dosi. In Canada (38 milioni di abitanti), si sono registrati 765 mila casi di Covid-19 e 19 mila decessi.

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In Francia Senato proroga stato emergenza al 3 maggio

Intanto in Francia, il Senato ha dato il via libera alla proroga dello stato di emergenza sanitaria fino al 3 maggio. Il prolungamento fino al 3 maggio è stato votato da 235 senatori contro 39; l'applicazione dello stato di emergenza sarebbe dovuta scadere il prossimo 16 febbraio, ma la situazione della pandemia in Francia è ancora grave: in particolare, aumentano i ricoverati, pari a oltre 27 mila di cui oltre 3.100 in terapia intensiva. I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 351, portando il totale a 74.456 dall'inizio della pandemia. I nuovi contagi sono stati 26.916 (3,138 milioni in tutto), in aumento rispetto al giorno prima, e il tasso di positività delle persone testate è stabile al 7,1%.

Le misure in Europa per limitare gli spostamenti

In Europa, con l’aumento dei dei contagi, arrivano nuove restrizioni. Nel Regno Unito, alle prese con le conseguenze dell'aggressività della cosiddetta variante inglese del virus, i residenti potranno effettuare viaggi fuori dal Paese solo per "ragioni valide" esposte in una dichiarazione alle autorità, che potranno poi avviare le necessarie verifiche. La situazione resta al momento "pericolosa", come confermano i numeri sui morti e "gli oltre 37.000 pazienti" ha detto il premier Johnson, che ha quindi formalizzato la decisione di imporre l'obbligo di quarantena in strutture alberghiere sorvegliate per chiunque rientri da 22 Paesi considerati pericolosi, tra cui Stati in Sudamerica e Africa meridionale, oltre al Portogallo. Anche in Francia, che ha già imposto un coprifuoco alle 18, considerato insufficiente, non si esclude un prossimo lockdown molto rigido. La Germania, invece, potrebbe imporre presto limitazioni di viaggio e maggiori controlli alle frontiere. Drammatica la situazione in Portogallo, tra ospedali al collasso e assenza di ossigeno. Il governo portoghese non esclude la necessità di dover trasferire i pazienti in altri Paesi europei. Il Belgio, invece, ha disposto fino al 1 marzo il divieto di viaggi non essenziali all'estero. Le persone che vogliono lasciare il Paese o entrarvi devono presentare una dichiarazione giurata per giustificare lo spostamento e allegare i documenti che lo dimostrano. La Norvegia ha deciso di chiudere le frontiere a quasi tutti i non residenti per evitare la diffusione delle nuove varianti del Covid-19.

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