Amazon toglie il server a Parler. Il social amato dai sostenitori di Trump fa causa

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La piattaforma, utilizzata da molti follower del presidente uscente specialmente dopo il blocco degli account del tycoon su Twitter, Facebook e Instagram, ha una policy che non prevede la moderazione dei commenti. Per questo il colosso di Jeff Bezos, dopo Apple e Google, l’ha rimossa dal servizio di hosting Amazon Web Services. Ma il social network, secondo alcuni media americani, ha chiesto di essere reintegrato

Il social network Parler - amato dai sostenitori di Trump e da molti utenti di estrema destra per la mancanza di moderazione dei post - è offline. Il motivo è che anche Amazon, dopo Apple e Google, ha rimosso la piattaforma dai suoi server. A stretto giro la contromossa di Parler che ha fatto causa proprio al colosso di Jeff Bezos  per violazione antitrust e violazione del contratto. Secondo quanto riportano alcuni media americani, Parler avrebbe anche chiesto a un giudice federale di ordinare ad Amazon di reintegrarla (COSA SONO PARLER E GAB).

La decisione di Amazon

Dopo che il presidente uscente degli Usa è stato bloccato su Twitter, Facebook e Instagram, in seguito all'irruzione al Congresso, molti dei suoi milioni di follower si sono spostati su Parler oppure su Gab, un altro social che non prevede moderazione. Amazon aveva quindi informato Parler - al quale si è da poco iscritto anche il leader della Lega Matteo Salvini - che alla mezzanotte dell’11 gennaio avrebbe proceduto alla rimozione dal servizio di hosting Amazon Web Services. Alla base della decisione, la policy della piattaforma che prevede l’assenza di moderazione dei post, tranne in casi di pedopornografia e terrorismo, e lascia quindi spazio a ogni tipo di messaggi d’odio, violenza, razzismo e teorie complottiste. Una tipologia di contenuti che, specie dopo l’irruzione dei sostenitori di Trump al Congresso che ha causato 5 morti, ha portato il colosso di Jeff Bezos alla decisione di staccare la spina.

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L’annuncio e la replica di Parler: “Big Tech vuole uccidere la concorrenza”

"AWS fornisce tecnologia e servizi ai clienti di tutto lo spettro politico e continuiamo a rispettare il diritto di Parler di determinare autonomamente quale contenuto consentirà sul suo sito", si legge in una parte dell'avviso di Amazon a Parler riportato, fra gli altri, dal The Guardian. "Tuttavia, non possiamo fornire servizi a un cliente che non è in grado di identificare e rimuovere in modo efficace i contenuti che incoraggiano o incitano alla violenza contro gli altri. Di recente, abbiamo assistito a un costante aumento di contenuti violenti sul sito web, il che viola i nostri termini". “Sembra anche che Parler stia ancora cercando di determinare la sua posizione sulla moderazione dei contenuti - continua la lettera - Rimuovete alcuni [contenuti] quando contattati da noi o da altri, ma non sempre con urgenza. Il vostro CEO ha recentemente dichiarato pubblicamente di non ‘sentirsi responsabile per nulla di tutto ciò, e nemmeno la piattaforma dovrebbe farlo’”. “Poiché Parler non può rispettare i nostri termini di servizio e rappresenta un rischio molto reale per la sicurezza pubblica - conclude la comunicazione - abbiamo in programma di sospendere l'account di Parler a partire da domenica 10 gennaio alle 23:59 PST". "Big Tech vuole uccidere la concorrenza, e ha messo in atto uno sforzo coordinato per rimuovere la libertà di parola da internet", ha subito replicato l'amministratore delegato di Parler, Joh Matze.

epa08923150 US Speaker of the House Nancy Pelosi (R) speaks with US Vice President Mike Pence during a joint session of Congress to count the electoral votes for President at the US Capitol in Washington, DC, USA, 06 January 2021.  EPA/SAUL LOEB / POOL

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Bolsonaro aveva esortato i suoi follower a iscriversi a Parler

Prima che il social andasse offline, il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, fedele alleato politico di Trump, aveva invitato i suoi sostenitori a lasciare Twitter e iscriversi a Parler. Bolsonaro ha pubblicato due post nel fine settimana, in cui ha proposto ai suoi milioni di follower su Instagram di migrare su Parler, apparentemente come gesto di solidarietà nei confronti di Trump, bloccato, oltre che su Twitter, anche su Facebook e su altre piattaforme online. Allo stesso tempo, il figlio del capo di Stato, il deputato Eduardo Bolsonaro - che presiede la commissione Esteri della Camera dei deputati, e che la scorsa settimana è stato ricevuto alla Casa Bianca dalla figlia di Trump, Ivanka - ha pubblicato l'immagine del presidente Usa come foto del suo profilo su Twitter.

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