La situazione coronavirus è ancora grave in diverse aree. In America Latina sono stati superati i 500mila morti. Negli Stati Uniti, Biden critica il piano vaccini di Trump e promette 100 milioni di dosi nei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. In totale, nel mondo sono oltre 82 milioni i contagiati, con quasi 1,8 milioni di vittime
Sono oltre 82 milioni i casi di coronavirus registrati nel mondo, con quasi 1,8 milioni di morti. È quanto emerge dai dati elaborati dalla Johns Hopkins University, aggiornati al 30 dicembre. La situazione è ancora difficile in diverse aree. In America Latina sono stati superati i 500mila decessi legati al Covid-19. Negli Usa, il presidente eletto Joe Biden critica il piano vaccini e promette 100 milioni di dosi nei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Intanto, l'Istituto di Pechino per i prodotti biologici ha fatto sapere che il vaccino anti-coronavirus sviluppato dalla società farmaceutica statale cinese Sinopharm è “efficace al 79,34%” (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE).
Uk, record di vittime: 981 in un giorno
Nuovo balzo nel conteggio dei morti quotidiani da Covid nel Regno Unito, risaliti al picco di 981, secondo i dati del governo. Dati che indicano inoltre altri 50.023 contagi, poco meno del record di ieri, sullo sfondo della diffusione della cosiddetta variante inglese del virus, capace d'infettare più velocemente e di rimettere sotto pressione gli ospedali. Il ministro della Sanità, Matt Hancock, esteso alle Midlands e ad altre aree dell'Inghilterra le severe restrizioni da lockdown locali del 'tier 4', che già coinvolgono Londra e oltre metà popolazione britannica. Rinviata anche la riapertura della scuole nelle zone della Gran Bretagna in cui la situazione è più critica: sarà infatti posticipata al 18 gennaio, come annunciato dal premier Johnson in una conferenza stampa. In Uk ci saranno decine di milioni di dosi di vaccino entro la fine di marzo, ha spiegato ancora Johnson, ma non ha voluto precisare i numeri. "Stiamo smuovendo mari e monti per distribuirli il prima possibile", ha detto.
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Record di morti in Germania
In Germania, nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 1.129 morti: è la prima volta che i decessi in un giorno superano quota mille. A renderlo noto sono state le autorità sanitarie dell'istituto Robert Koch. La settimana scorsa era stato raggiunto l'ultimo record di 962 morti. In totale, sono oltre 32mila le vittime. Registrati anche 24.740 nuovi contagi, con il totale che arriva a 1.692.109. "Sono 1129 le famiglie che vivranno il passaggio al nuovo anno in lutto. Questi dati dimostrano quanto questo virus possa colpire in modo brutale". Queste le ministro della Salute tedesco Jens Spahn, commentando il record dei decessi. "Non vedo come si potrebbe tornare a una modalità pre-lockdown" dopo il 10 gennaio" ha detto Spahn che ha poi chiarito di non voler anticipare il dibattito del vertice del 5 gennaio fra Stato e Regioni. Anche Bild ha anticipato che il lockdown, potrebbe essere prolungato per altre due o tre settimane. Angela Merkel e i ministri presidenti dei Laender, starebbero lavorando a un piano in vista del vertice del 5 gennaio. Stando a queste indiscrezioni, rimarrebbe tutto chiuso fino al 24 o addirittura fino al 31 gennaio. Sulle scuole c'è grande disaccordo fra le regioni.
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In Irlanda si torna in lockdown almeno per un mese
L'Irlanda ritornerà a livello 5 delle restrizioni per almeno un mese, nel tentativo di fermare la diffusione dei contagi da Covid-19. Lo ha annunciato il premier, Micheal Martin. In un messaggio alla nazione, il premier ha descritto la situazione "estremamente seria", dicendo che il virus "si sta diffondendo ad un tasso che ha superato i modelli più pessimistici a disposizione". "I numeri peggioreranno ulteriormente nei prossimi giorni", ha avvertito Martin. "Dobbiamo tornare da questa sera a restrizioni di livello 5 per un periodo di almeno un mese", ha poi aggiunto.
In America Latina oltre 500mila morti per Covid
Dopo l’Europa, l’America Latina è la seconda regione del mondo a superare i 500mila morti per coronavirus. È quanto risulta alla France Presse, sulla base dei bilanci delle autorità sanitarie. Le 29 nazioni dell'area America Latina e Caraibi hanno registrato almeno 500.818 vittime del Covid, la maggior parte delle quali in Brasile (192.681) e Messico (122.855), a fronte dei 559.334 morti dichiarati dall'Europa. In Stati Uniti e Canada sono stati segnalati 352.478 morti, in Asia 217.224.
In Brasile vaccinazioni “dal 20 gennaio”
In Brasile, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati altri 1.111 decessi: si tratta, spiega il ministero della Salute, del più alto numero di vittime in un giorno dallo scorso 15 settembre, quando i morti furono 1.113. Dall'inizio della pandemia, il bilancio delle vittime sale così a 192.681. I nuovi contagi sono stati 58.718, per un totale di 7.563.551. Il Paese, ha annunciato il segretario esecutivo del ministero della Salute Elcio Franco, comincerà le vaccinazioni contro il Covid “il prossimo 20 gennaio”. L'inizio delle vaccinazioni, in realtà, dipende dall'arrivo dell'autorizzazione da parte dell'Agenzia per la sorveglianza sanitaria (Anvisa). “Nella migliore delle ipotesi si parte il prossimo 20 gennaio, nella peggiore il 10 febbraio", ha precisato Franco. Il governo brasiliano non ha ancora scelto quale vaccino acquistare. "Vanno bene tutti quelli che garantiscono efficacia e sicurezza", ha detto il segretario per la vigilanza alla salute Arnaldo Medeiros.
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Usa, obiettivo Biden: 1 milione di vaccini al giorno
Il Paese che, in termini assoluti, registra il maggior numero di casi e di vittime restano gli Stati Uniti. i contagiati ufficiali sono 19.556.927 e i decessi 338.561. Anche negli Usa, più esattamente in Colorado, è stata rivelata la nuova variante del Covid emersa per prima volta nel Regno Unito. Nel Paese continua la polemica riguardo al piano vaccini. I piani dell'amministrazione Trump sul vaccino contro il Covid sono “indietro. Avevano detto che entro la fine dell'anno sarebbero state vaccinate 20 milioni di persone. A oggi, quando mancano pochi giorni alla fine dell'anno, solo alcuni milioni sono stati vaccinati. A questo ritmo ci vorranno anni per vaccinare tutti gli americani”, ha attaccato il presidente eletto Joe Biden. Biden ha posto un obiettivo: 100 milioni di vaccini nei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca, cioè un milione di vaccini al giorno. Obiettivo che il futuro inquilino della White House ha definito ambizioso ma fattibile se il Congresso stanzierà i fondi necessari. Al momento negli States sono vaccinate contro il Covid in media 200mila persone al giorno, una cifra bassa per centrare l'obiettivo dei 20 milioni di vaccinati entro la fine dell'anno Biden ha poi chiesto a Trump di lanciare un appello ai cittadini perché utilizzino la mascherina. Nel frattempo, a vaccinarsi in diretta tv col siero di Maderna è stata la prossima vice-presidente, Kamala Harris. Intanto I morti per Covid negli Stati Uniti martedì 29 dicembre sono stati 3.725. Dicembre si sta dunque rivelando il mese peggiore per numero di decessi da coronavirus dall'inizio dell'anno: i decessi sono finora stati 70.395 e 5,9 milioni i contagiati
A Cuba vaccino nella prima metà del 2021
Tiene banco l’argomento vaccino anche a Cuba. Secondo Vicente Ve'rez Bencomo, direttore del Finlay Vaccine Institute (IFV), citato dal quotidiano ufficiale Granma, il Paese potrà inoculare a tutta la sua popolazione un proprio vaccino contro il coronavirus nella prima metà del 2021. Il Paese sarà in grado di "immunizzare la popolazione cubana nel primo semestre del 2021", ha detto. I vaccini in via di sperimentazione sarebbero due ed entrambi avrebbero mostrato buoni risultati in termini di sicurezza e risposta immunitaria, ma "Sovereign 02 in particolare, per le sue caratteristiche, ha mostrato una risposta immunitaria precoce (a 14 giorni), che ci permette di passare alla Fase 2 della sperimentazione clinica in modo più veloce". Il funzionario ha spiegato che a gennaio circa 1.000 volontari saranno vaccinati nelle diverse formulazioni di Sovereign 02, "per poi, dopo le valutazioni e le autorizzazioni richieste, entrare nella Fase 3" con la partecipazione di circa 150mila persone all'Avana. Nonostante attualmente sia alle prese con un focolaio dovuto all'apertura delle frontiere, Cuba, con 11,2 milioni di abitanti, registra 11.434 casi e 143 morti fino a domenica, cifre basse rispetto ai Paesi vicini.
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In Francia nessun nuovo lockdown
Tornando in Europa, la Francia per ora non intende imporre un nuovo lockdown per arginare il contagio da coronavirus ma potrebbe anticipare il coprifuoco nelle aree orientali, le più colpite dalla pandemia. A dirlo è stato il ministro della Salute Olivier Veran, in un'intervista a France 2. "Stiamo escludendo l'idea di un lockdown per il momento, sia nazionale sia locale", ha detto Veran, "ma proporremo un'estensione del coprifuoco, che potrebbe iniziare alle 18 invece che alle 20 in tutte le aree dove sarà ritenuto necessario". In Francia nelle ultime 24 ore sono stati registrati oltre 11mila casi di Covid-19 e il numero di pazienti ospedalizzati continua a crescere. Sono 24.743 i ricoveri, 98 in più rispetto al giorno prima. In terapia intensiva, invece, i pazienti sono meno del giorno prima: 2.666, 28 in meno. Public Health France ha segnalato 388 decessi in ospedale nelle ultime 24 ore. Dall'inizio dell'epidemia, il numero totale di morti in Francia ha raggiunto quota 64.078.
Proroga del lockdown in Danimarca
La Danimarca ha invece deciso di prorogare di due settimane, fino al 17 gennaio, il lockdown nazionale per limitare la diffusione del coronavirus nel Paese. La decisione è stata presa in seguito a un'impennata di casi registrata nell'ultimo mese. Secondo quanto ha annunciato il premier Mette Frederiksen, riporta la Cnn, la situazione relativa ai tassi di contagio, ai ricoveri e ai decessi è attualmente "più seria rispetto alla primavera" scorsa. Con la proroga del lockdown iniziato il 16 dicembre resteranno chiuse le scuole, i centri commerciali, i ristoranti, i bar e tutti i negozi ritenuti non essenziali. La Danimarca ha registrato nelle ultime 24 ore 2.621 nuovi contagi e ulteriori 28 ricoveri. Attualmente nel Paese sono ricoverati un record di 900 pazienti affetti dal virus. Secondo i dati della Johns Hopkins University, dall'inizio della pandemia la Danimarca ha registrato 159.074 casi di contagio, inclusi 1.226 decessi.
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