Coronavirus, nel mondo quasi 75 milioni di casi e oltre 1,6 milioni di morti

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Il bilancio della Johns Hopkins University. Il Paese più colpito in termini assoluti rimangono gli Stati Uniti, dove si va verso l’autorizzazione di emergenza del vaccino di Moderna. In India i casi dall’inizio della pandemia sono quasi 10 milioni. In Brasile registrati di nuovo oltre mille morti al giorno: non succedeva da settembre. Nuove misure in diversi Stati

Nel mondo i casi ufficiali di coronavirus registrati dall’inizio della pandemia sono 74.952.221, con 1.662.127 decessi. Lo rivelano i dati della Johns Hopkins University aggiornati al 18 dicembre. Il Paese più colpito, in termini assoluti, rimangono gli Stati Uniti (oltre 17 milioni di contagiati e 310mila morti). Poi ci sono l’India (secondo per numero di contagi e terzo per numero di morti) e il Brasile (secondo per numero di vittime e terzo per numero di casi). Ma sono diversi i Paesi in cui il virus continua a diffondersi e fare paura (AGGIORNAMENTI SPECIALE - I PAESI CON PIÙ CASI IN 24 ORE).

La situazione negli Usa

Negli Stati Uniti i casi confermati di Covid-19 sono 17.206.647 e i decessi 310.699. Giovedì si sono registrati altri 3.249 morti e 247.544 nuovi contagi. È la quarta volta in 10 giorni che gli Usa hanno varcato la soglia delle 3mila morti giornaliere. Mentre negli ultimi 15 giorni il limite di 200mila casi giornalieri è stato superato 12 volte. Lo Stato di New York è il più colpito del Paese, con 36.052 morti. Seguono Texas (24.934), California (21.968), Florida (20.305) e New Jersey (18.080). Altri Stati con un elevato numero di vittime sono Illinois (15.985), Pennsylvania (13.329), Michigan (11.801), Massachusetts (11.558) e Georgia (10.294). In termini di contagi, la California ha 1.737.342 casi, seguita dal Texas con 1.542.131, la terza è la Florida con 1.168.483, l'Illinois è quarta con 879.428 e New York quinta con 815.469.

Da Fda semaforo verde per vaccino Moderna

Intanto, mentre anche il consigliere del presidente eletto Joe Biden e membro del Congresso Cedric Richmond è risultato positivo al Covid-19, novità arrivano dalla Fda sul tema vaccini. Il comitato consultivo di esperti della Food and Drug Administration, l'agenzia del farmaco americano, ha dato disco verde all'autorizzazione di emergenza del vaccino di Moderna, con un solo astenuto. La commissione indipendente di 20 esperti ha concluso che i benefici del vaccino superano i rischi, spianando la strada alla Fda per l'autorizzazione all'uso di emergenza per le persone dai 18 anni in su: questo via libera apre la strada all'invio di sei milioni di dosi già questo fine settimana. Ora tocca alla stessa Fda dare la sua approvazione, come ha già fatto con il vaccino della Pfizer: in quel caso Moderna sarà il secondo vaccino a essere approvato negli Usa. Il vaccino è efficace al 94% nell'ultima sperimentazione clinica, alla quale hanno partecipato 30mila volontari, senza subire gravi effetti collaterali.

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L’India verso i 10 milioni di contagiati

Tra i Paesi più colpiti dal coronavirus c’è l’India, dove il bilancio complessivo dei casi si avvicina alla soglia dei 10 milioni: sono 9.979.447, con 144.789 decessi. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 22.890 contagiati: è il quinto giorno consecutivo che il numero resta sotto i 30mila. I morti sono stati 338.

Il Brasile torna a registrare oltre mille morti in 24 ore

Situazione difficile anche in Brasile. Nel Paese sono stati registrati di nuovo oltre mille morti in un giorno: è una cifra che non veniva toccata dal 15 settembre. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 1.092, secondo il ministero della Salute. Il bilancio totale sale a 184.827 dall'inizio della pandemia. I nuovi contagi sono stati 69.826, per un totale di 7.110.434. Intanto, la Corte suprema brasiliana ha esteso ai governatori dei singoli Stati e ai sindaci la possibilità di imporre l'obbligatorietà della vaccinazione contro il Covid-19, pena sanzioni amministrative. Il presidente Jair Bolsonaro si è detto contrario all'obbligo di vaccinazione contro il Covid e ha già annunciato pubblicamente che non si vaccinerà. “Ho già preso il virus e quindi ho gli anticorpi, perché dovrei vaccinarmi?”, ha detto. Poi ha aggiunto: “Alla Pfizer sono stati chiari: non ci prendiamo la responsabilità per eventuali effetti collaterali. Se diventi un alligatore è un problema tuo, se diventi un superuomo è un problema tuo, se a una donna crescerà la barba sarà un problema suo. Loro non si prendono responsabilità. E quel che è peggio, manomettono il sistema immunitario delle persone", ha aggiunto. Bolsonaro, comunque, ha firmato un decreto che stanzia 20 miliardi di reais (circa 3,8 miliardi di dollari) per l'acquisto del vaccino anti-coronavirus.

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La situazione vaccini in Cina

Si pensa al vaccino anche in Cina. Il Paese intende avviare una campagna di vaccinazione di massa per il Covid nella provincia nord-occidentale del Sichuan il prossimo febbraio, anche se al momento i sieri non hanno ancora ricevuto l'approvazione ufficiale. Sono almeno un milione i cinesi che sono già stati vaccinati dopo il via libera per "uso d'emergenza" ma si tratta di appartenenti a gruppi prioritari, come studenti internazionali e impiegati statali. La Cina ha cinque vaccini nelle fasi finali della sperimentazione, ma nessuno di questi è stato ancora approvato ufficialmente. Un funzionario provinciale ha riferito ai media che la campagna di vaccinazione in Sichuan verrà avviata dopo le festività per il capodanno cinese: si punta a coprire i gruppi a rischio entro il 5 febbraio, per poi estendere al resto della popolazione.

In Nuova Zelanda vaccino gratis

Intanto, la Nuova Zelanda ha fatto sapere che comincerà a offrire il vaccino anti Covid-19 gratis, per metà del prossimo anno, all'intera popolazione di 5 milioni e a nazioni insulari del Pacifico, incluse le Isole Cook, Samoa, Tonga e Tuvalu. Lo ha annunciato la prima ministra Jacinda Ardern, precisando che la distribuzione conterà su due nuovi accordi firmati con le compagnie farmaceutiche AstraZeneca e Novavax. Gli accordi assicurano accesso a 7,6 milioni di dosi da AstraZeneca, sufficienti per 3,8 milioni di persone, e a 10,72 milioni di dosi da Novavax, sufficienti per 5,36 milioni di persone. Entrambi i vaccini richiedono due dosi. Le date di consegna però non sono garantite, data la forte domanda globale di vaccinazioni. Intanto il ministero della Salute ha acquistato nove grandi congelatori a meno 80 gradi, che potranno mantenere più di 1,5 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech. Ardern ha detto che il suo governo opera "molto da vicino con quello australiano nel contribuire alla vaccinazione nei Paesi del Pacifico meridionale". "Il nostro approccio prevede la possibilità che alcuni vaccini siano più adatti a certi gruppi di popolazioni o per il dispiegamento in differenti aree", ha aggiunto. La Nuova Zelanda, composta di due grandi isole, è tra i pochi Paesi riusciti a contenere il Covid-19 entro i suoi confini. Vi sono stati finora 25 decessi e 174 casi confermati di contagio.

Boom di casi anche in Corea del Sud

Preoccupa, invece, la Corea del Sud: ha registrato nelle ultime 24 ore 1.062 nuovi casi di coronavirus, il secondo record più alto di sempre e il terzo giorno consecutivo sopra i mille contagi. Un dato allarmante per un Paese che è stato celebrato per mesi per il modo in cui ha saputo gestire la pandemia.

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Casi ancora in aumento in Germania, in Francia Macron in isolamento

Anche l’Europa è alle prese con la nuova ondata. Un forte aumento di casi di Covid si è registrato in Germania: nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 33.777 contagi e 813 morti. Mercoledì scorso nel Paese è entrato in vigore un nuovo lockdown “duro” per cercare di frenare la pandemia. Continuano a essere alti rispetto agli obiettivi posti dal governo anche i contagi in Francia: giovedì 18.254 casi, secondo Santé Publique France. Le vittime sono state, in 24 ore, 258. Il totale dei decessi da inizio pandemia è arrivato a 59.619. In calo il tasso di positività, al 6,1% rispetto al 6,2% del giorno prima. È risultato positivo al virus anche il presidente Emmanuel Macron: ha lasciato giovedì sera l'Eliseo per continuare la quarantena nella residenza ufficiale dei capi di Stato a Versailles, "La Lanterne". Il presidente ha la tosse e lamenta un forte affaticamento e un po' di febbre.

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Nuove misure in diversi Paesi

Sono diversi i Paesi che pensano a nuove misure restrittive. Il Portogallo introdurrà un coprifuoco notturno nazionale per il Capodanno, nel tentativo di contenere la diffusione del coronavirus. Come annunciato dal premier Antonio Costa, il coprifuoco scatterà dalle ore 23 del 31 dicembre, mentre per Natale non sono previste ulteriori restrizioni. Dal 1  gennaio fino al 3 gennaio, invece, il coprifuoco scatterà alle 13. "Il sacrificio di fine anno serve a proteggere il Natale", ha sottolineato il premier.
Anche l’Irlanda del Nord ha annunciato nuove restrizioni: ci sarà un nuovo lockdown generale a partire dal 26 dicembre e per 6 settimane. Il lockdown nordirlandese non modifica l'alleggerimento autorizzato per Natale sui contatti familiari in tutto il Regno Unito: via libera a riunioni in casa fino a un massimo di tre nuclei familiari non conviventi per 5 giorni, a partire dal 23 dicembre.
In Bulgaria, il ministro della Salute Kostadin Anghelov ha annunciato la proroga, fino al 31 gennaio 2021, del parziale lockdown introdotto nel Paese il 28 novembre e previsto fino al 21 dicembre. Rimangono chiusi fino al 31 gennaio ristoranti, bar, tavole calde, centri commerciali, locali notturni. Restano aperti supermercati, farmacie, banche, poste e distributori di benzina. Per i ristoranti sarà possibile lavorare con la consegna a domicilio. Come eccezione, per le festività natalizie saranno aperti i ristoranti soltanto negli alberghi, con un'occupazione non oltre il 50% dei posti e con orario di chiusura alle 22. Rimane sospesa l'attività di palestre, centri fitness, discoteche, sale da gioco, restano chiuse anche scuole e università con l'insegnamento che passa al sistema a distanza. Sospesi anche gli eventi congressuali. Il 4 gennaio riapriranno asili nido e scuole elementari. A partire dal primo gennaio riprenderà l'attività per teatri, musei e cinema, con un'occupazione di non oltre il 30% dei posti.

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