Covid, nel mondo quasi 73 milioni di casi. Londra richiude, Giappone affronta terza ondata

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A livello globale sono oltre 1 milione e 600mila i decessi, come indicano i dati della Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti, in particolare, restano i più colpiti. Molti Paesi europei, intanto, optano per misure più drastiche: dalla Repubblica Ceca fino alla Germania e il Regno Unito. Berlino fa pressioni sulle autorità dell'Unione europea per accelerare il processo di approvazione del vaccino della Pfizer-BioNTech

Sono oltre 72 milioni e 849mila i casi di Covid-19 a livello mondiale, con oltre 1 milione e 600mila decessi, come indicano i dati raccolti dalla Johns Hopkins University. Il contagio non si ferma e corre dagli Usa fino all’Europa, passando per il Sud America e l'Asia dove il Giappone affronta la terza ondata. Gli Stati Uniti, in particolare, restano i più colpiti: superati i 300mila morti e i 16 milioni di positivi. Molti Paesi europei, intanto, optano per misure più drastiche: dalla Repubblica Ceca fino all’Olanda, così come la Germania e il Regno Unito. Berlino fa pressioni sulle autorità dell'Unione europea per accelerare il processo di approvazione del vaccino della Pfizer-BioNTech, che vari Paesi, tra cui Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada, stanno già iniziando a usare (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LE RESTRIZIONI NEL MONDO - I DATI DELL'ITALIA - I PAESI CON PIÙ CASI IN 24 ORE).

Berlino preme su Ue per ok al vaccino di Pfizer

La cancelliera Angela Merkel e il ministero tedesco della  Salute chiedono all'Ema e ai vertici Ue che il vaccino sia approvato entro il 23 dicembre e non entro il 29 dicembre come attualmente previsto, secondo quanto riferisce il quotidiano Bild citando fonti vicine al governo tedesco. Nel frattempo, anche altri Paesi come Singapore e Bahrein hanno già avviato le loro campagne di vaccinazione. L'Ema sta attualmente deliberando sul rilascio di autorizzazioni per diversi vaccini ed è stata bersaglio la scorsa settimana di un attacco informatico in cui sono stati violati documenti relativi a Pfizer e BioNTech. Intanto Israele punta ad avviare la campagna vaccinazioni il 23 dicembre, come ha riferito il ministero della Salute, precisando che il siero verrà somministrato inizialmente a medici e operatori sanitari, e a seguire over 60 e coloro che soffrono di malattie croniche.

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Londra torna in lockdown

Il virus corre nel Regno Unito, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 20.263 casi, portando il totale dei contagi nell'ultima settimana a 131.708, in aumento del 21,6% rispetto ai sette giorni precedenti. Quanto ai decessi, il bilancio giornaliero è aumentato di 232 unità a 2.984 sulla settimana. Il governo ha annunciato il ritorno a lockdown a Londra dalla mezzanotte di domani per far fronte all'aumento dei casi in vista del Natale, ma le scuole resteranno aperte nonostante le richieste del sindaco, Sadiq Kahn.

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Le misure in Europa

Misure di contenimento più severe, in Europa, sono state prese anche dall'Olanda e dalla Germania, dove dal 16 dicembre scatta un lockdown quasi totale, così come dalle autorità della Repubblica Ceca che hanno annunciato, in occasione del Natale, un coprifuoco notturno e la chiusura di bar e ristoranti. Sarà inoltre decretato un limite ai raduni, con solo sei persone massimo, e un divieto di consumo di alcol all'aperto dal 18 dicembre.

 

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In Brasile altri 25mila casi in un giorno

In Sud America continua invece a preoccupare il Brasile che, nelle ultime 24 ore, ha registrato altri 25.193 casi di coronavirus e 433 morti. In totale i contagi finora sono stati 6.927.145 con 181.835 decessi. 

 

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In Giappone terza ondata, sospesa campagna turismo domestico

In Asia, invece, il Giappone è alle prese con una nuova espansione dei contagi. Sospesa, in via temporanea, la campagna di incentivi per il turismo domestico. Inoltre, per la prima volta in 70 anni di storia, il Festival della neve di Sapporo, previsto in febbraio, è stato cancellato per via dei rischi legati alla diffusione del coronavirus. La rassegna annuale, organizzata per la prima volta nel 1950, è famosa per l'esposizione delle sculture di ghiaccio alte fino a 15 metri, e attrae fino a due milioni di turisti dal Giappone e dall'estero, generando un giro di affari di circa 65 miliardi di yen, pari a 510 milioni di euro. 

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