Covid: un'infermiera di New York è la prima vaccinata negli Stati Uniti, in diretta tv

Salute e Benessere

Sandra Lindsay, infermiera del dipartimento di terapia intensiva del Long Island Jewish Medical Center, ha ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid di Pfizer/BioNTech davanti alle telecamere

Un'infermiera di New York è stata la prima persona a ricevere il vaccino contro il coronavirus negli Stati Uniti. L'operatrice ha ricevuto in diretta televisiva la prima dose del siero anti Covid prodotto da Pfizer e BioNTech. La donna si chiama Sandra Lindsay, è afroamericana e lavora nel dipartimento di terapia intensiva del Long Island Jewish Medical Center. Lindsay ha ricevuto l'iniezione poco prima delle 15 e 30 italiane. "Primo vaccino somministrato. Congratulazioni Usa! Congratulazioni mondo!" ha twittato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Mi auguro che questo segni l’inizio della fine di un periodo doloroso della nostra storia” ha invece commentato la prima vaccinata negli Usa.

Il piano vaccinale Usa

Negli Stati Uniti, dove le vaccinazioni sono iniziate con l’infermiera di New York Sandra Lindsay, a ogni persona verranno somministrate due dosi, a distanza di tre-quattro settimane l'una dall'altra. Secondo il Wall Street Journal, il piano sanitario prevede che i primi ad aver accesso al vaccino da questo mese saranno i 21 milioni del personale sanitario e i tre milioni di anziani che vivono nelle residenze assistite. Da gennaio, se i tempi verranno rispettati, toccherà a una seconda fascia di cittadini, con un bacino di circa 87 milioni di persone che rientrano nella categoria dei lavoratori essenziali, oltre a quelli della sanità. Secondo quanto riportato dalla stampa satunitense, la terza fascia della popolazione dovrebbe accedere al vaccino da marzo. Si tratta, più o meno, di 100 milioni di persone con patologie pre-esistenti ad alto rischio, dei quali 53 milioni dai 65 anni in su. Pfizer ha pianificato di distribuire circa 25 milioni di dosi entro la fine dell'anno, un numero potenzialmente sufficiente per 12,5 milioni di persone visto che il vaccino richiede due dosi.

Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri,  a Napoli in visita ai reparti  all'Istituto dei tumori 'Pascale' dove si e' soffermato con i dirigenti e con il personale medico e paramedico,  27 luglio 2020
ANSA / CIRO FUSCO

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Autorizzazione d’emergenza

La Food and Drug Administration, massima autorità sanitaria americana, aveva dato il via libera d'emergenza al vaccino Pfizer/BioNTech il 12 dicembre. L'immunizzante, definito efficace al 95%, potrà essere somministrato agli americani dai 16 anni in su. "I primi vaccini saranno somministrati in meno di 24 ore" negli Stati Uniti, aveva annunciato il presidente Donald Trump sui social attraverso un video.  “Ho notizie davvero buone - ha detto Trump - oggi la nostra nazione ha raggiunto un miracolo medico. Abbiamo prodotto un vaccino sicuro e efficace in soli 9 mesi. È uno dei più grandi risultati scientifici della storia che salverà milioni di vite e presto porrà definitivamente fine alla pandemia".

 

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