La donna al volante, 52 anni, era insieme alla figlia: ha raccontato di essere stata circondata e che qualcuno avrebbe cominciato a colpire la sua macchina. Ma le autorità temono che si tratti di un'azione premeditata a sfondo razziale. Sono almeno sei le persone rimaste ferite, nessuna in modo grave
È una donna la guidatrice dell’auto che ieri, a New York, ha investito alcuni manifestanti che a Manhattan partecipavano a una protesta organizzata dal movimento Black Lives Matter. La 52enne è stata arrestata e interrogata insieme alla figlia 29enne che era con lei in macchina. Sono almeno sei le persone rimaste ferite, nessuno in modo grave. Si indaga ancora sulle motivazioni di quanto accaduto: al momento non sono chiare, le autorità temono che si tratti di un'azione premeditata a sfondo razziale, simile ad altri episodi avvenuti nei mesi scorsi. Ma non è ancora stato chiarito se ci sono accuse a carico delle due donne.
Il racconto dei testimoni e della donna arrestata
Alcuni testimoni hanno raccontato che la Bmw nera è rimasta bloccata a un incrocio dai manifestanti che protestavano in mezzo alla strada in maniera pacifica, nel quartiere di Murray Hill, nell’East Side di Midtown Manhattan. La donna alla guida avrebbe quindi raccontato di essere stata circondata e che qualcuno avrebbe cominciato a colpire la sua auto. A quel punto avrebbe premuto improvvisamente l'acceleratore travolgendo le persone che si trovavano davanti e i passanti che stavano attraversando la strada. La scena è visibile anche su alcuni video diffusi sui social network. Da lì si è scatenato il panico, con gente che urlava e fuggiva, qualcuno per paura di un attentato. Alla fine la corsa dell'auto, con il parabrezza sfondato da una delle persone travolte, è finita un isolato più avanti con l'arrivo della polizia. Le conseguenze del gesto, hanno spiegato i soccorritori, avrebbero potuto essere molto più gravi e pesanti.
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I precedenti
La preoccupazione delle autorità per un gesto a sfondo razziale è legata al fatto che a New York si moltiplicano gli episodi del genere. A luglio un suv piombò su un corteo del movimento Black Lives Matter sempre a Manhattan, mentre a settembre un'automobile travolse alcuni manifestanti a Times Square. Nessuno dei due guidatori è stato indagato. Prima ancora, a maggio, nei primi giorni delle proteste, due auto della polizia avevano investito i manifestanti a Brooklyn.