Usa, Trump in Georgia: "I democratici proveranno a truccare anche i ballottaggi"

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Il presidente uscente ha tenuto il suo primo comizio dopo le Presidenziali nello Stato del Sud, dove il 5 gennaio si tornerà alle urne per eleggere due senatori, battaglia fondamentale per determinare la maggioranza al Senato. Il tycoon continua a non riconoscere la sconfitta: "Se avessi perso mi ritirerei, ma non ho perso". E ha attaccato i rivali anche sul coronavirus: "Dicono che è arrivato dall'Italia, ma viene dalla Cina"

“Ho vinto in Georgia, vincerò le elezioni”. Donald Trump torna a tenere un comizio dopo le Presidenziali e lo fa nello Stato del Sud, dove il 5 gennaio si tornerà alle urne per eleggere due senatori, voto da cui dipende l’equilibrio nel Congresso. Davanti ad una folla di fan a Valdosta, Trump ha continuato a sostenere la tesi di “elezioni fraudolente” e ha affermato falsamente di aver “vinto la Georgia", nonostante la sconfitta subita nei confronti di Joe Biden. Il presidente uscente ha attaccato poi i democratici: "Proveranno a truccare anche i ballottaggi" per i due seggi al Senato, ha detto, e “ causeranno una deriva socialista”. I dem sono stati attaccati anche sul coronavirus: "Dicono che è arrivato dall'Europa e dall'Italia, invece no. È arrivato dalla Cina", ha detto Trump (LO SPECIALE USA 2020).

In Georgia va in scena la battaglia per il Senato

In Georgia il 5 gennaio si terrà una battaglia fondamentale per gli equilibri del Congresso dopo la vittoria di Biden: i repubblicani devono vincere entrambi i seggi se vogliono mantenere la maggioranza e mettere così i bastoni tra le ruote al presidente eletto che si troverebbe ad avere il controllo della sola Camera. Trump è quindi sceso in campo in Georgia invitando i suoi sostenitori ad andare a votare al ballottaggio del 5 gennaio perché "il controllo del Senato significa il controllo del Paese".

Trump chiede al governatore della Georgia di ribaltare il voto

Trump intanto continua a non riconoscere la sconfitta in Georgia nel voto per la Casa Bianca: nella giornata di ieri ha ingaggiato uno scontro con il governatore repubblicano dello stato Brian Kemp, al quale il presidente uscente ha chiesto di convocare una sessione speciale del parlamento statale per ribaltare la vittoria di Biden. Il presidente uscente lo ha sollecitato anche ad ordinare un controllo delle firme sulle schede del voto anticipato ma Kemp ha respinto entrambe le richieste, precisando su Twitter che ha già chiesto pubblicamente il controllo delle firme tre volte e che la decisione tuttavia non è in suo potere.

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“Il vaccino merito nostro”

Trump insiste sulla tesi dei brogli nonostante una sconfitta ormai conclamata, alla quale si è aggiunta ieri, l’ufficializzazione del voto in California: "Se avessi perso mi ritirerei con cortesia ma non ho perso: questa elezione è stata un furto", ha detto di fronte a una folla di supporter che intonava il coro "Stop the steal", fermate il furto. Sul Covid Trump si è attribuito il merito dell’arrivo del vaccino: “Ci sono voluti 7 mesi, qualcuno lo ha definito un miracolo medico. È merito nostro. Non dobbiamo lasciare che ce lo tolgano", ha detto alla folla in Georgia.

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