Navalny, agente nervino simile al Novichok rilevato dall'Opac

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La sostanza, messa al bando proprio dall'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, è stata rilevata nei campioni di sangue e urina prelevati dal leader dell'opposizione russa

L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha rilevato un agente nervino simile al Novichok nei campioni di sangue e urina prelevati da Alexey Navalny. Il leader dell'opposizione russa, che lo scorso 22 settembre è stato dimesso dall'ospedale di Berlino dopo 32 giorni di ricovero, ha accusato il presidente Putin di essere dietro al suo avvelenamento.

L'annuncio dell'Opac

L'Opac ha annunciato i risultati della analisi condotte su Navalny, dalle quali è emersa la presenza di un "inibitore della colinesterasi" simile a due delle componenti del Novichok. Questa sostanza descrive una classe di agenti nervini che l'Organizzazione stessa ha messo al bando. Lo scorso 22 settembre il leader dell'opposizione russa era stato dimesso dall'ospedale la Charité di Berlino dove era stato ricoverato il 22 agosto dopo il presunto avvelenamento a Tomsk. I medici che lo hanno avuto in cura hanno dichiarato che saranno da valutare le eventuali conseguenze sul lungo termine, ma che una piena guarigione è possibile.

Le accuse a Putin

In una intervista rilasciata alla rivista tedesca Der Spiegel a inizio ottobre, Navalny ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di essere dietro al suo avvelenamento. Nonostante questo, però, l'oppositore più critico del capo del Cremlino ha confermato la volontà di tornare nella sua Russia. "Non farò a Putin il regalo di non ritornare in Russia", ha detto al Der Spiegel. "Il mio obiettivo è ora tornare in forma prima possibile, così potrò rientrare".

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