I luoghi ad alto rischio diventano 28 in tutto il Paese. I prefetti possono adottare misure restrittive rafforzate a seconda dei dati locali sulla diffusione del virus
Si continua ad alzare l’allerta in Francia per il rischio coronavirus. Altri sette dipartimenti francesi sono stati classificati come 'zone rosse', ovvero di "circolazione attiva" del Covid-19, portando a 28 il numero delle aree in cui è possibile adottare "misure rafforzate" per contenere la pandemia. Un apposito decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, con efficacia 'immediata'. Si tratta dei dipartimenti Nord, Basso Reno, Senna Marittima e Côte-d'Or, quattro dipartimenti che comprendono grandi città come Lille, Rouen, Le Havre, Strasburgo e Digione, più due dipartimenti della Corsica (Corsica- Sud e Haute-Corse) e l'isola della Reunion, nell'Oceano Indiano (AGGIORNAMENTI - SPECIALE).
Restrizioni decise dai prefetti in base ai dati sul Covid-19
Nelle "zone rosse" i prefetti possono adottare misure restrittive rafforzate, a seconda dei dati locali sulla diffusione del virus. Parigi e il delta del Rodano erano state le prime ad essere classificate in questo, già il 14 agosto, quando è ricominciata a crescere la diffusione dei contagi. La decisione è stata presa dopo che lo scorso 3 settembre Il Tar di Strasburgo, una delle zone rosse, ha bocciato il decreto del prefetto che impone di indossare 24 ore su 24 la mascherina all'aperto e le impone di riscriverlo "entro lunedì 7 settembre”. La decisione aveva satatenato analoghi ricorsi sono stati presentati da avvocati a nome di associazioni e semplici cittadini a Parigi, Lione e Nizza.
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In Francia negli ultimi giorni è aumentato il numero di contagi registrati quotidianamente; dall'inizio dell'epidemia sono 347.267 con 30.730 decessi. Ieri 5 settembre la Direzione generale della Sanità francese ha comunicato i contagi scoperti nel Paese erano 8.550. Un dato solo di poco inferiore a quello del giorno prima, quando i nuovi casi avevano toccato il record di 8.975 con 12 vittime.