Usa, proteste e auto in fiamme a Kenosha. Padre dell'afroamericano ferito: "È paralizzato"

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Non si fermano le proteste e il Wisconsin è diventato il nuovo epicentro delle manifestazioni anti-razzismo. Resta in ospedale Jacob Blake, l'uomo ripetutamente colpito alla schiena con colpi di arma da fuoco da alcuni agenti. Il governatore dichiara lo stato d'emergenza

Kenosha, in Wisconsin, è diventata il nuovo epicentro delle proteste anti-razzismo dopo la diffusione di un nuovo video in cui un afroamericano è stato ferito con colpi di arma da fuoco alla schiena da alcuni agenti. Il governatore del Wisconsin, Tony Evers, ha dichiarato lo stato di emergenza nello Stato in seguito alle proteste per Jacob Blake. Durante le manifestazioni alcuni gruppi hanno infranto le vetrine dei negozi, buttato giù i cartelli stradali e dato alle fiamme alcune auto, mentre le forze dell'ordine hanno risposto con l'uso di gas lacrimogeni. 

L'uomo colpito dalla polizia resta in ospedale

A fermare le proteste non è bastato il coprifuoco e la presenza della Guardia Nazionale. Intanto Jacob Blake, l'afroamericano che ha subito l'aggressione, resta in ospedale. Il padre ha detto che l'uomo avrebbe "otto buchi sul suo corpo" ed è "paralizzato dalla vita in giù". Il video shock sull'incidente è arrivato dopo che da mesi negli Usa si manifesta in varie città contro il razzismo e l'uso eccessivo della forza da parte della polizia. Dalla morte di George Floyd, le proteste non si sono mai fermate. 

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Arrestate almeno 11 persone

A Kenosha almeno 11 persone sono state arrestate nel corso delle manifestazioni. "Sosteniamo le proteste pacifiche ma non possiamo e non consentiremo ai manifestanti di distruggere proprietà e mettere a rischio la sicurezza", hanno avvertito le autorità. Migliaia di persone sono scese in piazza anche in altre città, fra le quali New York e Los Angeles.

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Il caso di Breonna Taylor

Tra le vittime afroamericane morte durante operazioni di polizia c'è anche Breonna Taylor, uccisa da alcuni agenti mentre dormiva nella sua casa lo scorso marzo. Da allora sono trascorsi mesi ma le autorità di Louisville e del Kentucky non hanno ancora fornito spiegazioni sull'accaduto, nonostante il pressing da più parti. A mantenere alta l'attenzione del caso è anche Vanity Fair, che ha dedicato alla ragazza afroamericana la copertina con un ritratto realizzato da Amy Sherald, l'artista che ha immortalato l'ex First Lady Michelle Obama.

La convention repubblicana: "L'America non è razzista"

Il razzismo, dopo le imponenti manifestazioni degli ultimi mesi, è stato anche uno dei temi della convention repubblicana. "L'America non è razzista", ha detto Nikki Haley, l'ex ambasciatrice all'Onu. "Dobbiamo mettere fine al razzismo ma i poliziotti sono degli eroi americani", ha rincarato la dose Donald Trump Jr, difendendo la politica di ordine e legalità del padre e scagliandosi contro i democratici. "Immaginate un mondo dove i mali del comunismo e del terrorismo islamico non hanno la possibilità di diffondersi. Dove gli eroi sono festeggiati e i bravi ragazzi vincono. Potete avere questo mondo - dice Trump Jr - Dovete rieleggere Donald Trump"

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