La legge è passata con 257 voti a favore e 150 contro: previsti fondi a favore delle Poste e il blocco dei tagli che si teme possano rallentare il voto per corrispondenza alle presidenziali. Ai dem si sono uniti 26 repubblicani. Ma il provvedimento difficilmente passerà al Senato. In ogni caso Trump ha già minacciato il veto
Con 257 voti a favore e 150 contro, la Camera Usa ha approvato una legge per stanziare 25 miliardi a favore delle Poste e bloccare i tagli che si teme possano rallentare il voto per corrispondenza alle elezioni presidenziali di novembre. Modalità che i democratici vogliono estendere per la pandemia ma che Donald Trump ritiene favorisca i brogli. Ai dem, che controllano la Camera, si sono uniti anche 26 repubblicani, che hanno rotto i ranghi. Difficile però che il provvedimento passi al Senato, controllato dai repubblicani. In ogni caso Trump ha già minacciato il veto.
Cosa prevede la legge
La legge mira a rifinanziare un servizio quasi sul lastrico e a bloccare i tagli degli straordinari dei dipendenti, la limitazione degli orari di apertura degli uffici, la rimozione di un gran numero di macchine selezionatrici della corrispondenza e di cassette postali. Inoltre impone che tutta la posta elettorale sia considerata "first class”. Il capo delle Poste Louis DeJoy, alleato e donatore di Donald Trump, ha promesso ieri che la posta elettorale sarà consegnata in tempo e in modo sicuro.
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La posizione di Trump
Il presidente, Donald Trump, minacciando il veto, ha parlato di "un nuovo imbroglio dei democratici”. Il tycoon da settimane denuncia l’uso diffuso del voto per corrispondenza e il rischio di frode al voto di novembre. Ma i suoi oppositori lo accusano di voler ostacolare questo metodo di voto che potrebbe favorire il suo avversario, Joe Biden.
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La questione del voto per posta
Secondo le proiezioni, a causa del coronavirus la partecipazione al voto postale sarà molto più alta rispetto al passato. La posta americana ha anche realizzato un apposito sito Internet per dare informazioni ad elettori e uffici elettorali. Inoltre un comitato composto da entrambi i partiti controllerà l'attività delle Poste durante le procedure elettorale. Recentemente si erano moltiplicate notizie circa la riduzione di cassette postali e delle apparecchiature di selezione, tanto da indurre i democratici a evocare l'idea di un "sabotaggio".