È quanto emerge dalla lettura, presso una ditta specializzata a Parigi, del contenuto delle due scatole nere del Boeing 737. Lo scorso luglio Teheran si è assunta la responsabilità del disastro, ammettendo un "errore umano" legato al sistema radar collegato alla difesa militare antiaerea dei Guardiani della Rivoluzione
Dopo l'impatto del missile iraniano contro l'aereo ucraino avvenuto l'8 gennaio scorso, trascorsero 19 secondi a bordo in cui si sentono le conversazioni dei piloti. Lo ha rivelato l'agenzia iraniana per l'aviazione civile al termine della lettura, presso una ditta specializzata a Parigi, del contenuto delle due scatole nere del Boeing 737-800 delle Ukraine International Airlines. Per l'abbattimento dell'aereo, in cui sono morte tutte le 176 persone a bordo, l'Iran si è assunto la responsabilità, ammettendo un "errore umano" legato al sistema radar collegato alla difesa militare antiaerea dei Guardiani della Rivoluzione.
Le conversazioni, poi il blackout
In quei 19 secondi si sentono i tre piloti e un istruttore via radio che cercano di riguadagnare il controllo dell'aereo, e l'istruttore stesso che spiega come entrambi i motori - a quanto risultava - fossero ancora in funzione. Sia il voice recorder (Cvr), che registra le voci nella cabina di pilotaggio, che il Flight Data Recorder (Fdr) che trascrive i dati tecnici, si interrompono simultaneamente, scrive il rapporto della Civil Aviation Organization iraniana. Le scatole nere non contengono invece informazioni sull'impatto del secondo missile, che ha colpito l'aereo ucraino 25 secondi dopo il primo, spiega Touraj Dehghani Zanganeh dell'ente aeronautico iraniano. Nel mezzo, dunque, ci sono sei secondi di blackout.
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Registrazioni inviate a Paesi d'origine delle vittime
Dehghani Zanganeh ha lodato le capacità dimostrate dall'Ufficio inchieste per la sicurezza del volo francese (Bae) nell'estrarre i dati da scatole nere gravemente danneggiate, aggiungendo che i dati e le registrazioni sono stati inviati ai Paesi d'origine delle vittime - Stati Uniti, Ucraina, Canada, Regno Unito e Svezia, oltre allo stesso Iran - per eventuali ulteriori analisi. L'esponente iraniano ha invitato a non "politicizzare" il caso.
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L'ammissione di Teheran
Nel luglio scorso, Teheran ha ammesso che all'origine dell'incidente c'è stato un "errore di allineamento" dei radar del sistema di difesa antiaereo. L'abbattimento del volo ucraino è avvenuto la stessa notte in cui l'Iran ha lanciato alcuni missili balistici contro le truppe americane in Iraq: una rappresaglia per l'uccisione da parte di un drone Usa del generale dei Pasdaran Qassem Soleimani vicino a Baghdad il 3 gennaio.