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Aereo abbattuto in Iran, primi arresti. Rohani: "Punire responsabili"

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Il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili, ha fatto sapere che alcune persone sono state arrestate "nelle ultime 72 ore", senza però specificarne il numero. Trenta fermi per le manifestazioni antigovernative

Primi arresti per l'abbattimento del Boeing 737 ucraino a Teheran mercoledì scorso (LE VITTIME - LE FOTO). "L'Iran ha avviato un'indagine a tutto campo sull'aereo ucraino e alcune persone sono state arrestate in merito nelle ultime 72 ore" ha detto il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili. Intanto il presidente Hassan Rohani ha annunciato che "l'Iran deve punire" tutti i responsabili (GLI AGGIORNAMENTI - GLI AEREI CIVILI ABBATTUTI). Nel frattempo lo stesso Esmaili ha fatto sapere che “circa 30” persone sono state fermate nell’ambito delle proteste antigovernative, definite dal portavoce della magistratura “illegali”, scoppiate a partire da sabato nel Paese dopo l’abbattimento del volo della Ukranian Airlines. 

Interrogate diverse persone

La magistratura ha avviato un'indagine in collaborazione con l'esercito, l'Organizzazione per l'aviazione civile e altre organizzazioni che si occupano di attacchi cibernetici ed elettronici. Il portavoce non ha indicato il numero esatto delle persone arrestate, né la loro identità.  "Lo stato maggiore delle forze armate, che è stato incaricato delle indagini, ha interrogato molte persone", ha detto Esmaili, citato dalla tv di Stato iraniana.

Scatole nere saranno inviate in Francia

Intanto le scatole nere del Boeing, abbattuto la scorsa settimana dalla contraerea iraniana subito dopo il decollo da Teheran, saranno inviate in Francia per essere analizzate. Un coinvolgimento degli esperti di Parigi era stato annunciato dalle autorità della Repubblica islamica nei giorni scorsi. I motori dell'aereo erano stati realizzati da una compagna francese.

Gli arresti tra i manifestanti

Della trentina di manifestanti fermati, alcuni sarebbero già stati rilasciati, secondo quanto riferito da Esmaili. "Siamo tolleranti verso le manifestazioni legali", ha commentato il portavoce. L'Iran ha negato di aver sparato contro le persone scese in piazza, come mostrato invece da alcuni video circolati sui social network.

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