
Sono 4.000 i feriti, tra cui anche un militare italiano. L'esplosione più grossa è nata da un incendio in un deposito nel porto della città, dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave

Cento morti e 4.000 feriti, tra cui un militare italiano, nelle esplosioni avvenute il 4 agosto a Beirut nell'area portuale. L'esplosione più grossa è scaturita da un incendio in un deposito nel porto della città libanese, dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave
Esplosioni a Beirut, gli aggiornamenti
Dal luogo delle esplosioni si è innalzata una grossa colonna di fumo e si parla di numerosi danni con oggetti e vetri in frantumi, con tanti cittadini che si sono riversati per strada nella capitale del Libano
Beirut, doppia esplosione fortissima al porto. VIDEO
Fonti israeliane qualificate, citate da Reuters, hanno sottolineato che Israele non ha alcun legame con le esplosioni avvenute al porto di Beirut
Esplosioni a Beirut, diversi morti e feriti sotto le macerie
Anche Hezbollah ha dichiarato che la deflagrazione non è stata causata da missili

"Ciò che è successo a Beirut ricorda Hiroshima e Nagasaki, nulla di simile era mai accaduto in passato in Libano", ha dichiarato in lacrime il governatore della capitale libanese, Marwan Abboud

Il presidente libanese, Michel Aoun, ha convocato, per una riunione urgente in serata, il Consiglio supremo di difesa in seguito all'enorme esplosione

Il presidente ha inoltre dispiegato tutte le forze militari per fare fronte all'emergenza e sono stati avviati pattugliamenti nei quartieri più colpiti

A Beirut cresce anche la preoccupazione per le sostanze che si sono sprigionate nell’aria, tanto che il ministro della salute Hasan consiglia a chiunque possa di andare via dalla città






















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