Coronavirus Regno Unito: teatri a rischio, in arrivo 1,57 miliardi di sterline. FOTO
Il lockdown legato alla pandemia può uccidere l'industria culturale britannica, una tra le più floride al mondo con incassi per miliardi di sterline. Centinaia di migliaia di lavoratori rischiano il posto. Il governo di Londra prova a limitare i danni
Il lockdown per il Coronavirus rischia di mettere in ginocchio i teatri del Regno Unito
I teatri sono stati chiusi dal governo il 20 marzo, insieme a pub e ristoranti
I locali hanno riaperto i battenti il 4 luglio, causando subito polemiche e critiche per gli assembramenti che si sono creati
Restano invece chiusi teatri e musei, che continuano quindi a non poter ricevere visitatori
Per questo il governo di Londra ha deciso di stanziare un fondo da 1,57 miliardi di sterline (1,73 miliardi di euro) per sostenere teatri, gallerie e musei
Chiusa, ovviamente, anche la National Gallery di Trafalgar Square. I leoni che fanno la guardia alla colonna di Nelson sono stati ripuliti la mattina del 6 luglio
Anche teatri storici attivi da oltre un secolo rischiano la chiusura permanente
La passione dei britannici per il teatro è enorme: a partire dal 2014, il numero di spettatori dei teatri ha superato quelli della Premier League.
Il produttore Cameron Mackintosh ha annunciato che quattro tra gli spettacoli di maggiore successo a Londra (Les Misérables, Mary Poppins, Hamilton and The Phantom of the Opera) non ripartiranno prima del 2021
Secondo la Creative industries federation e "Oxford Economics", il lockdown per coronavirus rischia di costare 74 miliardi di sterline e 400mila posti di lavoro solo nel settore culturale
Solo nel 2018 i teatri nel Regno Unito hanno generato ricavi per 1,28 miliardi, impiegando 290mila lavoratori.