Su Sky TG24, Sky Atlantic e Sky Arte il documentario sulla morte dell'afroamericano che ha scatenato un’ondata di proteste globali per la lotta contro il razzismo. Attraverso la voce narrante di Idris Elba, il video ripercorrerà i fatti di quel tragico 25 maggio a Minneapolis
"I can't breathe". Un sussurro di disperazione che diventa urlo di protesta e denuncia contro le discriminazioni razziali nelle piazze di tutto il mondo. Il 25 maggio a Minneapolis l’afroamericano George Floyd è stato bloccato a terra da un poliziotto bianco con un ginocchio sul collo per 8 minuti e 46 secondi, interminabili e terrificanti, togliendogli il fiato e la vita. “8 minuti e 46 secondi: l'assassinio di George Floyd", è l’instant doc prodotto da Sky che racconta quei terribili momenti e l'ondata di indignazione e proteste globali che ne è seguita al grido di Black Lives Matter, in onda su Sky TG24, online sul sito (LA PRIMA PARTE - LA SECONDA PARTE) e disponibile on demand. In streaming anche su Now Tv.
Idris Elba, voce narrante e regista
Un video, ripreso con un telefono e diffuso sui social, ha mostrato al mondo intero la vicenda di George Floyd. La morte dell’uomo ha portato in poche ore migliaia di persone prima nelle strade di Minneapolis, poi in quelle di tutti gli Stati Uniti e del resto del mondo. Manifestanti neri e bianchi insieme, giorno dopo giorno sempre più numerosi, per chiedere giustizia ma soprattutto per dire basta alle discriminazioni razziali. Con la voce narrante dell’attore e regista Idris Elba e i contributi di diverse personalità, tra cui il politico e religioso statunitense Jesse Jackson, la scrittrice e attivista Ilyasah Shabazz, figlia di Malcom X, la scrittrice Bonnie Greer e l'attivista del movimento Black Lives Matter Zellie Imani, lo speciale ricostruisce dettagliatamente la vicenda. L'obiettivo è di comprendere se la morte di George Floyd sarà un momento cruciale per le rivendicazioni del movimento antirazzista - di cui ripercorre la storia nelle sue battaglie principali - e per la presa di coscienza del mondo occidentale, oppure rimarrà ancora una volta solo un altro orrendo episodio di morte di un giovane nero per mano di un ufficiale di polizia bianco.
L'impegno di Sky contro il razzismo
Su Sky è inoltre disponibile on demand la collezione di film e documentari #BlackLivesMatter. Tra questi, oltre all’instant doc di Sky, il film "Malcom X" di Spike Lee e i vincitori di premi Oscar® "Green Book", "A spasso con Daisy", "Se la strada potesse parlare" e "Mississippi Burning - Le radici dell'odio", ma anche documentari legati al mondo dello sport, che ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella lotta alle discriminazioni razziali, come gli speciali di Federico Buffa #SkyBuffaracconta Jesse Owens, #SkyBuffaracconta Muhammad Alì e #SkyBuffaracconta Rewind - I Pugni Neri Di Messico '68.
Da parte del gruppo Sky, in sinergia con la capogruppo Comcast e con Nbcu negli Stati Uniti, c’è un impegno concreto a supportare la lotta contro il razzismo e ad aumentare l’inclusione e sostenere il valore della diversity. Sky investirà 10 milioni di sterline ogni anno per i prossimi tre anni in ognuno dei mercati in cui è presente per aumentare la rappresentanza delle minoranze etniche a tutti i livelli, per fare la differenza nelle comunità impattate dal razzismo e utilizzare il potere della voce di Sky e della sua piattaforma affinché le ingiustizie non vengano ignorate.
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Cosa è successo a Minneapolis
Intorno le 20 di lunedì 25 maggio alcuni agenti di polizia a Minneapolis sono stati chiamati per la presenza di un uomo sospetto, poi identificato come George Floyd, seduto in un’auto e apparentemente sotto effetto di sostanze stupefacenti. L’intervento della polizia sarebbe stato richiesto perché Floyd aveva cercato di usare un documento falso in un mini market. A quel punto all’uomo è stato intimato di scendere dall’auto, ma lui avrebbe opposto resistenza. Gli agenti lo hanno quindi estratto con la forza e bloccato a terra. Mentre cercavano di ammanettarlo, e anche dopo averlo ammanettato, uno di loro, Derek Chauvin, ha tenuto a lungo premuto il suo ginocchio sul collo di Floyd. Nel video girato da un passante si sente Floyd implorare: "Per favore, non riesco a respirare". Ad un certo punto l'uomo, visibilmente sofferente, smette di muoversi, presumibilmente privo di conoscenza. I poliziotti chiamano un'ambulanza, ma è tardi. George Floyd morirà poco dopo, per un "incidente medico", secondo la versione ufficiale delle forze dell'ordine.
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I funerali di George Floyd
L'accusa di omicidio colposo nei confronti dell'agente Derek Chauvin è stata successivamente riqualificata dal procuratore generale di Minneapolis in omicidio volontario non premeditato. Nel frattempo la morte di George Floyd ha scatenato in tutti gli Stati Uniti un'ondata di proteste, estese in seguito in quasi tutto il mondo sull'onda del movimento Black lives matter. La prima cerimonia funebre per George Floyd è stata celebrata il 4 giugno a Minneapolis. Migliaia di persone si sono riversate in strada per commemorarlo. Cinque giorni più tardi una cerimonia si è svolta anche nella chiesa di Fountain of Praise a Houston in Texas, dove parenti e amici hanno potuto dare l'ultimo saluto al 46enne afroamericano.