Conte e Sanchez: “Riaprire confini Ue al più presto”. Viaggi Germania-Italia dal 15 giugno

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L’annuncio è arrivato alla fine del bilaterale tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo tedesco Heiko Maas. Da metà giugno riaperte anche le frontiere svizzere. Entro fine mese ripristinata la libera circolazione nell’area Schengen, mentre la chiusura dei confini esterni Ue è stata prorogata. Italia e Spagna inviano lettera alla Commissione Ue: “Apertura sia coordinata e non discriminatoria”

Germania e Svizzera riaprono agli spostamenti con l’Italia a partire dal prossimo 15 giugno, mentre entro la fine del mese dovrebbero riaprire tutte le frontiere interne all’Unione europea, con il ripristino totale della libera circolazione prevista dall’area Schengen. Prorogata invece almeno fino al 1 luglio la chiusura dei confini esterni dell’Ue, che sarebbe dovuta scadere a metà giugno. Sono queste le ultime novità in tema di riaperture dei confini europei post emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - GRAFICHE) e di ripresa graduale dei flussi turistici. È stato questo anche il tema del bilaterale di oggi, 5 giugno, a Berlino tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo tedesco Heiko Maas. Nelle stesse ore Italia e Spagna hanno inviato una lettera alla Commissione europea chiedendo che la riapertura delle frontiere Ue interne ed esterne “sia coordinata e non discriminatoria”.

Di Maio: “Da Germania scelta di lealtà e trasparenza” 

Dal 15 giugno, dunque, la Germania farà decadere qualunque allerta nei confronti dei viaggi verso l’Italia, come ha confermato Maas in conferenza stampa con Di Maio. Il titolare della Farnesina ha definito quella di Berlino una “scelta di lealtà e trasparenza nei confronti dell’Italia, che apprezziamo e che è conforme allo stato di salute attuale del Paese”. La “solidarietà che abbiamo ricevuto nel momento più difficile della pandemia”, ha aggiunto Di Maio citando anche l’impegno della Germania nel farsi carico di alcuni pazienti Covid italiani, “resterà sempre indimenticabile”.

Da metà giugno riaperti anche i confini svizzeri

Il 15 giugno è anche la data scelta dalla Svizzera per riaprire le proprie frontiere, con l’Italia e con gli altri Paesi confinanti. Inizialmente le autorità elvetiche avevano scelto di aprire i confini solo verso Austria, Germania e Francia, ma il buon andamento epidemiologico registrato anche negli altri Stati vicini ha convinto la Svizzera a estendere il provvedimento, come ha annunciato il ministro per le Migrazioni Mario Gattiker durante una videoconferenza dei ministri dell’Interno dei Paesi Schengen. Per la prossima settimana, quindi, l’ingresso in Svizzera resterà ancora possibile solo in caso di “assoluta necessità” e solo con il via libera dell’autorità doganale.

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Entro fine giugno pieno funzionamento dell’area Schengen

Secondo quanto comunicato invece dalla commissaria europea degli Affari interni, Ylva Johansson, nel corso della stessa videoconferenza, l’area Schengen tornerà a un pieno funzionamento “non più tardi di fine giugno”. La commissaria ha spiegato, sebbene molti Paesi toglieranno le restrizioni agli spostamenti interni all’Ue già il 15 giugno, altri non sono ancora pronti a farlo e hanno “bisogno di valutare ulteriormente la situazione epidemiologica”. Johansson ha poi specificato di aver fatto presente ai ministri europei “l’importanza che i Paesi si attengano ai principi di non discriminazione e proporzionalità quando aprono le frontiere. La nazionalità delle persone non è un fattore rilevante, anche se molti cittadini non risiedono nel Paese in cui sono nati”.

Spagna e Italia chiedono coordinazione

Evitare che le riaperture siano “discriminatorie” è anche l’auspicio espresso da Italia e Spagna nella lettera inviata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Nel documento, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il suo omologo spagnolo Pedro Sanchez hanno chiesto che si stabilisca quanto prima un sistema di coordinamento per poter riaprire le frontiere tra i Paesi dell’Unione ma soprattutto verso l’esterno. “È il momento di riattivare le nostre economie, recuperare la normalità e anche un elemento fondamentale del progetto europeo come la libertà di movimento nello spazio Schengen”, si sottolinea nella missiva.

Confini esterni Ue chiusi fino a luglio

I ministri dell’Interno europei hanno inoltre raggiunto un accordo sulla richiesta di estendere fino a fine giugno la chiusura delle frontiere esterne dell’Unione. La comunicazione in merito dovrebbe essere approvata la prossima settimana. Ancora la commissaria Johansson ha spiegato che gli Stati membri si sono trovati tutti concordi nel dare precedenza alle frontiere interne e nel chiedere che la riapertura di quelle esterne sia “graduale e coordinata a livello Ue”, con l’assistenza della Commissione Ue. Solo allora saranno di nuovo consentiti i viaggi non essenziali da e per i Paesi terzi.

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