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Coronavirus Russia, quasi 8.000 casi in 24 ore: è il peggior incremento da inizio pandemia

Mondo

In Russia il virus accelera. Il totale dei contagiati arriva a 114.431. Anche il premier Mikhail Mishustin è risultato positivo. Deciso stop indeterminato a ingresso stranieri 

In Russia si è registrata un’impennata dei casi di contagio da coronavirus negli ultimi giorni (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). Nelle ultime 24 ore sono stati confermati 7.933 nuovi casi di contagio da Covid-19: è il maggior incremento giornaliero da quando si è diffusa la pandemia nel Paese. Il totale dei contagiati arriva così a 114.431. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 96 per un bilancio totale delle vittime di 1.169. La Russia la momento è l’ottavo Paese al mondo con il maggior numero di contagi e anche nella giornata di giovedì si era registrato un incremento di oltre 7mila nuovi casi, secondo i dati della Johns Hopkins University. Mosca è l’epicentro della pandemia, con la metà dei casi sul totale del Paese (LE TAPPE - I PAESI CON IL MAGGIOR NUMERO DI CONTAGI).

Anche il premier positivo

Anche il premier russo Mikhail Mishustin (54 anni) è risultato positivo al coronavirus. La rivelazione è arrivata ieri in serata ed è stato lui stesso a comunicarlo, in videoconferenza con il presidente Vladimir Putin, che gli ha augurato "una pronta guarigione" e ha assecondato la sua proposta di nominare reggente il vice premier, Andrei Belousov, mentre Mishustin affronterà il periodo di autoisolamento (LE INFORMAZIONI DELLA FARNESINA SULLA RUSSIA).

Stop indeterminato a ingresso stranieri

I russi sono in lockdown dal 30 di marzo. E sempre ieri è stato ufficializzato che il divieto temporaneo d'ingresso in Russia ai cittadini stranieri e agli apolidi è stato prorogato a tempo indeterminato. Secondo le disposizioni precedenti, il divieto era valido dal 18 marzo al 1° maggio. Al momento non vi è ora alcuna indicazione su quando il divieto potrebbe essere revocato. Il premier Mikhail Mishustin aveva detto che il decreto sarebbe stato prorogato e che avrebbe indicato alcune eccezioni, tra cui i cittadini stranieri che lavorano alla messa in opera di impianti d'importazione giudicati strategici (LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO - LOCKDOWN E RIAPERTURE NEL MONDO).

La Russia arruola anche gli studenti di medicina

Secondo quanto emerso nella giornata di giovedì, la Russia sta mandando anche gli studenti di medicina e infermieristica a occuparsi dei malati di Covid-19. I ministeri della Salute e dell'Istruzione della Russia lunedì hanno chiesto alle università di mandare a fare pratica negli ospedali in cui si trattano i casi di Covid-19 anche gli studenti di materie sanitarie dal terzo anno in poi. Alcuni studenti hanno detto al Moscow Times che in caso di rifiuto rischiano ripercussioni a livello accademico. Nelle scorse settimane, medici e infermieri hanno denunciato, a più riprese, la carenza di kit di protezione individuale e le difficili condizioni di lavoro; a Ufa un ospedale è stato messo in quarantena

I numeri in Russia

"Abbiamo evitato il catastrofico scenario italiano e non per miracolo, ma grazie alle tempestive misure adottate", ha commentato ieri il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Uno studio del centro di analisi del ministero della Salute ritiene che il successo finora registrato si debba "alla bassa densità della popolazione, alla scarsa mobilità delle persone, se paragonata agli Usa o all'Europa, l'alto livello di vaccinazione, la buona risposta ospedaliera e il massiccio uso di test (oltre 3 milioni, ndr)". Nonché, ovviamente, alle "misure" prese dalle autorità. Inoltre, stando ai dati forniti dalla task force nazionale, a Mosca (dove si concentrano al momento il 50% dei casi) la stragrande maggioranza dei contagiati ha meno di 65 anni (e solo il 15% supera questa soglia di età, comprendendo anche gli ultra-ottantenni). Circostanza che impatta molto sul numero dei ricoveri e quindi delle morti. Putin però ha ricordato più volte che il "picco deve ancora arrivare". Secondo i modelli matematici questo potrebbe accadere, a Mosca, entro metà maggio e poi, con un ritardo di 3 settimane, nel resto del Paese. La capitale sta già correndo ai ripari aumentando i posti letto disponibili, ormai quasi esauriti.

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