Il premier illustra il piano per l’uscita dal lockdown dall'11 maggio: "Riapertura condizionata dai dati". Le medie potrebbero ricominciare il 18 maggio, sui licei decisione a fine maggio. Luoghi di culto aperti ma niente funzioni. Stop al campionato di calcio
Dall'11 maggio in Francia ci sarà "una riapertura molto graduale delle scuole materne ed elementari, su base facoltativa". Mentre le medie potranno riaprire dal 18 maggio e per quanto riguarda i licei bisognerà attendere la decisione a fine maggio. Lo ha annunciato il premier francese, Edouard Philippe, illustrando al Parlamento il piano di uscita dal lockdown. Sulle riaperture, il premier Philippe ha spiegato che "se gli indicatori non saranno rispettati, non faremo nessuna riapertura l'11 maggio". Philippe ha poi annunciato che il campionato di calcio non riprenderà. Intanto, secondo i dati della Johns Hopkins University, nel Paese si registrano oltre 165.900 casi di coronavirus e più di 23mila vittime. La settimana prossima, invece, si deciderà se prorogare l'emergenza sanitaria fino al 24 luglio (AGGIORNAMENTI: DIRETTA - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA - LOCKDOWN E RIAPERTURE IN EUROPA E NEL MONDO).
Il piano di uscita dal lockdown
Le condizioni che ha posto il premier per la riapertura riguardano, fra l'altro, il numero dei nuovi contagi al giorno, che "deve mantenersi fra i 1.000 e i 3.000". In base al livello dei contagi i dipartimenti verranno divisi in zone "verdi" e "rosse". La "fase 2" durerà dall'11 maggio al 2 giugno, quando si entrerà in una "fase 3", ha aggiunto Philippe. Il premier ha spiegato poi il piano sanitario per la riapertura: "L'11 maggio saremo in grado di effettuare test di massa, 700.000 test virologici alla settimana", ha annunciato. "Tutte le persone che hanno avuto un contatto" con dei positivi "saranno invitati a testarsi e a mettersi in isolamento". "Obiettivo finale - ha detto - è consentire di isolare al più presto i portatori del virus".
La riapertura delle scuole
Sulle scuole Philippe ha poi precisato che "in un secondo tempo, dal 18 maggio, ma solo nei dipartimenti in cui la circolazione del virus è molto debole, potremo immaginare di aprire le medie". Quanto ai licei, "decideremo a fine maggio se potremo riaprirli, a cominciare da quelli professionali".
Luoghi di culto aperti ma niente funzioni
Per quanto riguarda i luoghi di culto, potranno restare aperti ma senza funzioni religiose, ha annunciato il premier: "Conosco l'impazienza delle comunità religiose, ma credo sia legittimo chiedere di non organizzare funzioni e cerimonie" prima del 2 giugno. Philippe ha aggiunto che i funerali continueranno a essere possibili con un massimo di 20 persone.
Verso il prolungamento dell'emergenza sanitaria
Il disegno di legge per prorogare l'emergenza sanitaria verrà presentato sabato al Consiglio dei ministri e sarà esaminato la prossima settimana in Parlamento. La legge che stabilisce lo stato di emergenza era entrata in vigore il 24 marzo, per un periodo di due mesi, e consente al primo ministro di adottare con decreto le misure elencate nella norma e accompagnate da sanzioni: limitare o vietare la circolazione, adottare misure di contenimento o di quarantena, limitare gli assembramenti, ordinare la chiusura temporanea di stabilimenti e imprese (I DJ SET DAI BALCONI DI PARIGI - MONT SAINT-MICHEL DESERTO - TRACCE DEL VIRUS NELL'ACQUA NON POTABILE DI PARIGI).
Al via collaborazione tra Istituto dei tumori di Napoli e l'ospedale di Foch
Intanto tra Francia e Italia nasce una collaborazione scientifica. Il direttore della medicina interna dell'ospedale di Foch a Suresnes, cittadina vicino a Parigi, ha scritto al direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi, accogliendo l'invito di quest'ultimo ad avviare un lavoro congiunto tra i due istituti. Lo scambio di missive è avvenuto all'indomani della notizia che anche in Francia si sta sperimentando, da alcune settimane, il Tocilizumab, il farmaco di solito usato in reumatologia passato alla cronaca come la cura Ascierto, dal nome dell'oncologo del Pascale che per primo lo ha sperimentato con successo in Italia. "Siamo impegnati nella lotta contro il Covid-19 e usiamo, come voi, il Tocilizumab dal 20 marzo - ha scritto Ackermann a Bianchi -. La mia squadra ed io stesso siamo pronti per una cooperazione tra i nostri ospedali per massimizzare il nostro atteggiamento terapeutico".
Data ultima modifica