Fonti di Downing Street confermano che il primo ministro, che ieri ha avuto un colloquio con Dominic Raab, suo sostituto in questi giorni, tornerà alla sua attività da lunedì 27 aprile. Nel Paese i contagi hanno superato quota 149mila e sono oltre 20mila i morti
Tornato in salute, dopo il contagio da Coronavirus, il premier britannico Boris Johnson è pronto a tornare al lavoro. Il primo ministro, secondo quanto confermato da fonti di Downing Street dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, da lunedì 27 aprile riprenderà la sua attività a tempo pieno (CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LA FOTOSTORY DEL PREMIER BRITANNICO - LE NOTIZIE DELLA FARNESINA SUL REGNO UNITO).
Il colloquio con Raab
Le fonti hanno precisato che Boris Johnson, in convalescenza nella residenza di campagna di Chequers con la compagna Carrie Symonds, incinta di sei mesi e a sua volta reduce dal Covid-19, ha avuto ieri un colloquio di tre ore con il ministro degli Esteri e Primo segretario di Stato, Dominic Raab, suo supplente in questi giorni, e con il cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, numero tre del governo, per aggiornarsi su tutti i dossier.
La malattia, il ricovero e il miglioramento
Johnson, a fine marzo, dopo essere risultato positivo al Coronavirus, era stato costretto alla quarantena in isolamento in un alloggio a Downing Street. I sintomi tuttavia non erano passati e, dopo oltre due settimane, un improvviso aggravamento lo aveva costretto al ricovero al St Thomas Hospital di Londra dove è rimasto una settimana - incluse tre notti in terapia intensiva - prima d'essere dimesso la domenica di Pasqua.
La situazione nel Regno Unito
Il rientro di Johnson coincide con una fase tuttora pesante di contagi nel Regno Unito: sono oltre 149mila, secondo i dati della Johns Hopkins University, aggiornati alle 7.31 del 26 aprile, con un numero di morti salito oltre quota 20.000 e con il lockdown prorogato almeno fino a maggio (LA FASE 2 IN ITALIA).