La città focolaio del Covid-19 ha rivisto i numeri forniti, aumentando la cifra dei contagi. Rispetto a quanto comunicato finora, sono state registrate 1.290 vittime in più, portando il totale di decessi a 3.869. Intanto il Pil cinese crolla del 6,8% nel primo trimestre
La città di Wuhan, il focolaio in Cina del Covid-19, ha rivisto a sorpresa al rialzo i numeri di contagi e decessi (LO SPECIALE - AGGIORNAMENTI). Il capoluogo dell’Hubei ha aumentato i contagi registrati, segnalandone 325 in più e portando il totale a 50.333. Anche il numero delle vittime è superiore rispetto a quanto comunicato finora: sono 1.290 i decessi in più comunicati oggi, che portano il numero totale dei morti a 3.869. Il quartier generale municipale impegnato nella prevenzione e controllo del virus ha spiegato in una nota, secondo i media locali, che la "revisione è conforme a leggi e regolamenti, e al principio di essere responsabili verso la storia, le persone e i defunti” (LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO - LE TAPPE).
Cina: -6,8% Pil nel primo trimestre
Intanto sono arrivati nuovi dati sull’economia della Cina alle prese con il coronavirus. Il Pil cinese crolla nel primo trimestre del 2020 del 6,8%, accusando il primo dato negativo dal 1992, anno di avvio delle statistiche su base trimestrale. Secondo l'Ufficio nazionale di statistica, la variazione congiunturale è pari a -9,8%. Le previsioni medie degli analisti erano di contrazioni, rispettivamente, del 6,5% e del 9,9%. La produzione industriale in Cina segna a marzo una contrazione annua dell'1,1%, risollevando dal -13,5% di gennaio-febbraio e battendo le attese medie degli analisti fissate a -7,3% (LE GRAFICHE SULL'ITALIA - I PAESI CON IL MAGGIOR NUMERO DI CONTAGI).
Fiducia su Pil secondo trimestre
L'economia cinese manterrà "la sua stabile ripresa e il trend al rialzo visti a marzo" e il secondo trimestre sarà "più ottimista" del primo, mentre la seconda metà del 2020 sarà migliore della prima se la pandemia finirà sotto controllo. Mao Shengyong, portavoce dell'Ufficio nazionale di statistica, ha notato che, malgrado il Covid-19, lo sviluppo economico e sociale è rimasto stabile finora. "La nazione sta ora affrontando crescenti pressioni per le nuove difficoltà su ripresa delle attività e prevenzione delle infezioni importate”. Intanto, però, le vendite al dettaglio in Cina crollano a marzo oltre le attese, segnando un tonfo annuo del 15,8%. Il dato registra un miglioramento dal -20,5% di gennaio-febbraio, ma anche un peggioramento sul -10% stimato in media dagli analisti.