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Coronavirus, Johnson dimesso ringrazia medici: “Devo vita a loro”. Uk: oltre 10mila morti

Mondo

Il premier dimesso dal St. Thomas Hospital, dov'era ricoverato a causa del Covid-19. Messaggio allo staff sanitario e al Hhs: grazie per avermi "salvato la vita". Non tornerà subito al lavoro. Parlamento potrebbe riaprire il 21 aprile

Boris Johnson è stato dimesso dall'ospedale londinese in cui era ricoverato da domenica scorsa dopo aver contratto il coronavirus. Lo ha reso noto Downing Street, che ha spiegato che il premier - uscito il 9 dalla terapia intensiva - continuerà il riposo a casa e non riprenderà subito il lavoro. Prima delle dimissioni, il primo ministro britannico ha espresso gratitudine ai medici: “Non posso ringraziarli abbastanza, devo a loro la vita”. Nel suo messaggio, come racconta il Guardian, Johnson ha ringraziato lo staff sanitario del St. Thomas Hospital per avergli "salvato la vita" e su Twitter il premier ha scritto: "È difficile trovare le parole per esprimere la mia riconoscenza al servizio sanitario" (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE -  LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO - I CONTAGI IN ITALIA). Nel Paese intanto le vittime superano quota 10mila.

Johnson dimesso dopo 7 notti in ospedale

Johnson, dopo essere stato colpito dal Covid-19, ha trascorso nell'ospedale londinese sette notti. Il primo ministro, dopo essere stato ricoverato domenica scorsa, è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva, dove ha trascorso tre giorni e ha ricevuto un sostegno respiratorio non invadente - cioè non è stato intubato - prima di essere nuovamente portato nel reparto generale. Ieri Downing Street ha assicurato che Johnson è "stabile, fa grandi progressi". Oggi la notizia delle dimissioni. “Il primo ministro è stato dimesso dall'ospedale per continuare la sua convalescenza a Chequers”, la residenza di campagna riservata ai capi di governo britannici, ha spiegato un portavoce. “Su consiglio del suo team medico – ha aggiunto – non tornerà immediatamente al lavoro”. Il portavoce ha anche ribadito il desiderio di Johnson di “ringraziare tutti a Saint Thomas per le eccellenti cure che ha ricevuto”. 

Nel Regno Unito oltre 79mila contagi

Nel Regno Unito, secondo i dati elaborati dalla Johns Hopkins University, al 12 aprile i casi registrati di coronavirus sono oltre 79.800. In Uk è stata superata la soglia dei 10.000 morti, secondo le autorità sanitarie. I deceduti nelle ultime 24 ore sono stati 737, con il totale salito a 10.612. Il Paese, come molti altri nel mondo, è in lockdown per cercare di arginare la diffusione del virus (I CASI NEL MONDO - LE INFO DELLA FARNESINA SUL REGNO UNITO).

Il Parlamento potrebbe riaprire il 21 aprile

Intanto, il nuovo leader del Partito Laburista Keir Starmer ha chiesto che il Parlamento britannico riapra le sue porte il 21 aprile per svolgere i suoi doveri costituzionali. “In questa crisi senza precedenti sono state studiate e messe in atto diverse soluzioni tecnologiche che saranno sottoposte allo Speaker, al governo e agli altri partiti", ha spiegato Starmer, secondo quanto riportato da Sky News. Ha anche sottolineato che "è importante trovare una soluzione che non escluda nessun membro del Parlamento".

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