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Coronavirus Uk, oltre 11.600 i contagiati. Più di 100 vittime in un giorno

Mondo

Prosegue l’emergenza Covid-19 anche nel Regno Unito. Il numero dei decessi sale a 578. Chris Hopson, che rappresenta i capi degli ospedali del sistema sanitario britannico, ha parlato di "un'esplosione della domanda per pazienti gravi"

È emergenza Coronavirus anche nel Regno Unito dove i casi accertati sono 11.658, con 578 morti, secondo i dati del ministero britannico della Sanità (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - POSITIVO IL PRINCIPE CARLO). Il 26 marzo, per la prima volta, i decessi sono aumentati di oltre 100 (+115) in un giorno. Intanto, i test eseguiti nel Paese sono saliti a quasi 105.000.

Ospedali in difficoltà

Chris Hopson, chief executive dell'Nhs Providers, che rappresenta i capi degli ospedali del sistema sanitario britannico, ha dichiarato che gli ospedali di Londra dovranno affrontare uno "tsunami continuo" di pazienti malati di Covid-19 e alcuni molto probabilmente saranno stracolmi entro pochi giorni. Le strutture britanniche "sono alle prese con un'esplosione della domanda per pazienti gravi", ha dichiarato Hopson alla Bbc, "parlano di ondate dopo ondate, uno tsunami continuo" (LE TAPPE DELL'EPIDEMIA - LE FOTO SIMBOLO - LE INFO DELLA FARNESINA SUL REGNO UNITO).

Medici e infermieri chiedono aiuto

Intanto, continua nel Regno Unito la mobilitazione dei medici e degli infermieri che chiedono garanzie sugli equipaggiamenti protettivi e le condizioni minime di lavoro sul fronte dell'emergenza Coronavirus. Ieri il governo di Boris Johnson, accusato da più parti di non aver provveduto per tempo, ha confermato l'arrivo negli ospedali di 7,5 milioni di kit extra reperiti anche grazie all'aiuto dei militari. Ma ora ad alzare la voce sono anche i Gp, l'equivalente dei medici di famiglia nel sistema sanitario nazionale britannico (Nhs). I rappresentanti di categoria denunciano che le indicazioni dei vertici dello stesso Nhs non prevedono al momento per loro l'uso di mascherine e affini se non per le visite su pazienti con sospetti sintomi di Covid-19, a differenza di quanto raccomandato ieri dal ministro della Sanità, Matt Hancock, per tutte le visite senza distinzioni. I medici di famiglia chiedono "chiarezza" (LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO).

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