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Coronavirus, in Spagna oltre mille morti. Quasi 20.000 le persone contagiate

Mondo

Il dato registra un incremento allarmante rispetto alla giornata di ieri, quando il ministero spagnolo della Sanità aveva annunciato che le vittime erano 767. Intanto i posti in terapia non bastano, potrebbe essere necessario selezionare i pazienti

In Spagna continua a salire il numero di morti a causa del coronavirus: nella giornata di venerdì 20 marzo è stata superata la soglia dei mille decessi, a fronte di quasi 20.000 casi di contagio (AGGIORNAMENTI - FOTO). Il dato è stato divulgato dal governo e si registra un incremento allarmante rispetto alla giornata di ieri, quando il ministero spagnolo della Sanità aveva annunciato che le vittime erano 767. Intanto negli ospedali c’è carenza di posti letto in terapia intensiva e forse si dovrà scegliere chi ricoverare in base all’aspettativa di vita (SPECIALE - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA - LE FOTO SIMBOLO DELL'EMERGENZA).

"Massimizzare il beneficio comune"

L’ipotesi di selezionare i pazienti è prevista nel piano elaborato dai medici spagnoli per far fronte alla carenza di posti letto a causa dell'epidemia di coronavirus. Nel documento riportato da El Mundo si legge: "Ammettere un ingresso può significare negarne un altro a un'altra persona che può beneficiarne di più, quindi è necessario evitare il criterio del primo arrivato". Il testo, scritto con la Società Spagnola di Medicina Intensiva e concordato con la Società Spagnola di Medicina Interna, parla di "massimizzare il beneficio comune" (TRUMP FIRMA PROVVEDIMENTO DA 100 MILIARDI DI DOLLARI - LE MISURE DEI PAESI A CONFRONTO).

"Alternative sanitarie"

I medici spagnoli chiariscono che il sistema sanitario non intende lasciare i pazienti non prioritari del tutto privi di assistenza, ma cercherà di "offrire alternative sanitarie di qualità che coprano i bisogni fondamentali delle persone e delle loro famiglie". Tuttavia per i pochi posti letto in terapia intensiva negli ospedali occorrerà "valutare attentamente l'ammissione dei pazienti con un'aspettativa di vita inferiore a due anni".

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