
In tutta Santiago manifestazioni di massa, sfociate spesso in scontri con le forze dell'ordine, contro l'ingiustizia e la disuguaglianza sociale nel Paese, dove le contestazioni nei confronti del sistema economico vanno avanti ormai da ottobre. LA GALLERY

Ancora disordini e proteste a Santiago, in Cile. I manifestanti scesi in strada hanno contestato il governo di Sebastian Piñera, dando voce al malcontento sociale che agita ormai il Paese da ottobre
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I nuovi disordini sono esplosi per le strade della capitale l'11 marzo, nel giorno del trentesimo anniversario del ritorno del Cile alla democrazia

L'11 marzo del 1990, infatti, il generale Augusto Pinochet lasciò ufficialmente la presidenza, mantenendo comunque la carica di comandante supremo delle forze armate nella nuova democrazia

Manifestazioni e proteste in Cile vanno avanti ormai, specialmente nella capitale Santiago, da ottobre

La popolazione scesa in strada per manifestare contesta un sistema economico nel quale prevalgono ingiustizia e diseguaglianza sociale

Le manifestazioni di protesta sono sfociate in molti casi in scontri duri con le forze dell'ordine

La polizia cilena è stata accusata di brutalità, tanto che lo scorso gennaio l'ufficio della procura generale ha avviato un'inchiesta per presunta violazione dei diritti umani

Secondo quanto riporta Reuters, sarebbero quasi seimila le persone che avrebbero subito delle violazioni dall'inizio delle proteste in Cile

In questi giorni in Cile il trend topic su Twitter è stato #FueraPinera, in riferimento al presidente

Sebastián Piñera è presidente del Cile dall'11 marzo del 2018, dopo aver già ricoperto la carica dal 2010 al 2014

Piñera è l'ottavo presidente del Cile ad essere stato rieletto

Molti i giovani che hanno partecipato alle manifestazioni di protesta dell'11 marzo a Santiago

Diversi di loro hanno bloccato stazioni della metropolitana e occupato strutture scolastiche

Duri anche gli scontri con la polizia in assetto antisommosa, che ha fatto uso di gas lacrimogeni

I leader dei partiti di opposizione hanno boicottato le celebrazioni organizzate da Piñera per i 30 anni dal ritorno alla democrazia del Paese, ritenendole inappropriate viste le accuse di violazione dei diritti umani che pendono sulle forze di polizia
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