Un medico di Codogno e la moglie sono stati ricoverati a Jaipur. I loro 21 compagni di viaggio sono stati fermati prima di salire sull'aereo che li avrebbe portati a casa e sono stati trasferiti in una struttura sanitaria militare
Una ventina di turisti italiani è rimasta bloccata in India dopo che due loro compagni di viaggio, un medico di Codogno e la moglie, sono stati ricoverati in ospedale a Jaipur perché positivi al Coronavirus. I 21 provengono per la maggior parte del Basso Lodigiano, da Roma e Milano. Dai test a cui sono stati sottoposti, in 14 persone è stata riscontrata la presenza del virus anche senza avere sintomi (ULTIME NOTIZIE - LO SPECIALE).
Turisti fermati poco prima di ripartire
I turisti italiani sono stati fermati prima di salire sull'aereo che li avrebbe portati a casa e sono stati trasferiti in una struttura sanitaria militare dove è stato loro fatto il tampone, risultato positivo in quattordici casi (OMS: NON È ANCORA PANDEMIA - TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA). "Stavamo arrivando alle porte di Jaipur - ha raccontato uno dei membri della comitiva - quando un medico di Codogno, quindi della zona rossa del Basso lodigiano, che viaggiava con noi, ha iniziato a non stare bene con la propria compagna. I primi controlli sono risultati negativi. Poi il medico, che aveva febbre e difficoltà respiratorie, è peggiorato e il test rifatto ha confermato la presenza del coronavirus. Successive analisi su tutto il gruppo hanno confermato 7 negatività e 14 positività, oltre al medico, la prima persona che si è ammalata, di Codogno". "Ma c'è da dire - ha assicurato - che tutti noi siano asintomatici, compresi i positivi. Ora siamo in una specie di caserma in isolamento e attendiamo di poter tornare in Italia".