Kobe Bryant, la moglie Vanessa fa causa alla società proprietaria dell’elicottero

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La notizia arriva a quasi un mese dall’incidente in California in cui ha perso la vita l'ex star Nba, insieme alla figlia 13enne e altre 7 persone. Secondo la vedova, il pilota - anche lui morto nello schianto - è stato negligente nel volare con quelle condizioni meteo

A un mese dalla morte di Kobe Bryant, sua moglie Vanessa ha deciso di fare causa a Los Angeles alla società  proprietaria dell'elicottero che è caduto nella nebbia lo scorso 26 gennaio. Nell’incidente in California, oltre all’ex campione Nba, sono morti la figlia Gianna di 13 anni e altre sette persone (LA FOTOSTORY - VIDEO E FOTO DELL'INCIDENTE).

Secondo Vanessa Bryant, pilota negligente

Secondo la vedova di Bryant, il pilota - anche lui tra le vittime dello schianto - quel giorno è stato negligente nel volare con quelle condizioni meteo. La notizia della causa è arrivata mentre allo Staples center di Los Angeles si tiene una cerimonia per rendere omaggio all’ex cestista dei Lakers e a sua figlia (LE FOTO DELL'OMAGGIO COMMOSSO).

L'incidente del 26 gennaio in cui è morto Kobe Bryant

Quel 26 gennaio 2020 l'elicottero era partito alle 9.06 dall’aeroporto John Wayne di Orange Country, a Los Angeles (L'AUDIO CON LA TORRE DI CONTROLLO). Lo schianto è avvenuto dopo meno di 40 minuti, mentre il mezzo era diretto verso Thousands Oaks, dov’era in programma la Mamba Cup, un torneo con squadre maschili e femminili di pallacanestro organizzato dalla Mamba Sport Academy di Kobe Bryant. Nei giorni scorsi il Los Angeles Times ha rivelato che il pilota era già stato sanzionato nel 2015 dalla Ffa (Federal administration aviation), l’ente federale di controllo del settore aereo, per aver violato le regole volando in condizioni di scarsa visibilità.

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