Il paziente è attualmente ricoverato all'istituto Spallanzani con "modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale". E' morto il medico cinese che diede per primo l'allarme
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I due coniugi cinesi positivi al coronavirus e ricoverati allo Spallanzani "ricevono dal 4 febbraio terapia antivirale sperimentale. Tali farmaci sono indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come i più promettenti sulla base dei dati disponibili". E' quanto si legge nel bollettino odierno, che fa il punto sulla terapia impiegata al momento. Il lopinavir/ritonavir, spiegano i medici, e' un antivirale comunemente utilizzato per la infezione da HIV che mostra attività antivirale anche sui coronavirus. Il remdesivir e' stato ottenuto grazie alla disponibilità dell'azienda farmaceutica produttrice, attraverso una procedura effettuata tempestivamente grazie all'impegno del Comitato Etico del nostro Istituto, dell'AIFA, delle dogane, e dell'USMAF di Milano Malpensa. Il remdesivir e' un antivirale già utilizzato per la Malattia da Virus Ebola, ed e' potenzialmente attivo contro l'infezione da nuovo coronavirus
"Oltre al grave problema sanitario, il coronavirus sta infliggendo in Italia gravi conseguenze sotto il profilo economico. I settori dell'Automotive, della Moda, del Commercio e del Turismo subiranno forti perdite a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia. A nome di Fratelli d'Italia ho chiesto al Governo di intervenire per predisporre le necessarie misure economiche a sostegno di questi settori. In particolare, secondo associazioni di categoria accreditate, sono oltre 13 milioni le presenze turistiche a rischio nel prossimo futuro con danni fino a 1,6 miliardi di euro. FdI ribadisce la totale disponibilità a sostenere l'azione del Governo sia in merito al profilo sanitario sia nell'elaborazione di un pacchetto di proposte sull'emergenza economica come quella che ho presentato e che estende le prestazioni del Fondo di Integrazione Salariale ai lavoratori delle micro e piccole aziende del Commercio e del Turismo colpite da questa emergenza economica". Lo Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d'Italia e responsabile FDi del dipartimento Turismo
Il tweet del Quirinale sulla visita del Presidente Mattarella alla scuola Manin di Roma
Gaffe in casa Johnson, a margine dell'emergenza coronavirus. Stanley Johnson, padre del primo ministro Boris e figura pubblica nel Regno, si è reso protagonista suo malgrado di un'indiscrezione, inviando per sbaglio anche alla redazione della Bbc una mail trasmessa a esponenti del governo guidato dal figlio sulle lamentele che egli aveva raccolto dall'ambasciatore di Pechino a Londra, Liu Xiaoming, rispetto all'atteggiamento ufficiale britannico verso la Cina a proposito dell'epidemia in corso. Stanley, ex eurodeputato Tory e noto militante ambientalista, era stato invitato in veste privata a un evento organizzato dall'ambasciata cinese per discutere di cambiamenti climatici in vista delle conferenze Onu CoP26 e CoP15 di quest'anno. E aveva avuto un colloquio faccia a faccia con l'ambasciatore, sui cui contenuti ha poi informato lord Zak Goldsmith, viceministro dell'Ambiente e fedelissimo di Boris, e altre figure governative, non accorgendosi di aver inserito nello scambio di messaggi pure un indirizzo della Bbc. Nelle sua mail, Johnson senior sottolineava come Liu si fosse in particolare lamentato della mancanza di una "telefonata" o "messaggio personale diretto" di Boris a Xi Jinping dopo l'esplosione dell'emergenza coronavirus. "E' estremamente utile" saperlo, gli ha risposto Goldsmith ringraziandolo. Il governo, dopo che la Bbc ha rivelato tutto, ha peraltro precisato che a Stanley Johnson non era stata affidata alcuna missione.
"Il coronavirus è ovviamente motivo di preoccupazione". Cosi' la presidente della Bce Christine Lagarde, rispondendo alle domande dei giornalisti al Parlamento Ue. "Non abbiamo molti elementi oggi per misurare le conseguenze" economiche della diffusione, "perché non si sa a quale velocità si potrebbe propagare o arrestare", ha spiegato. Ma guardando al caso della Sars dieci anni fa, "ci si è resi conto che l'economia subisce uno shock, la crescita rallenta", ma "riparte con forza" con il regredire dell'epidemia.
"Ulteriori misure di prevenzione sui cittadini di ritorno dalle aree a rischio", è quanto è stato valutato dalla riunione del tavolo tecnico scientifico che si e' riunita oggi dopo il consueto appuntamento della task-force sul coronavirus del Ministero della Salute alla presenza del ministro, Roberto Speranza.
"Il materiale sanitario e i medicinali stanno andando gradualmente in via di esaurimento. I nostri medici, infermieri suore e laici sono esposti al pericolo di contagio di coronavirus. Da direttrice di un ospedale sono molto triste e preoccupata, ma sono una suora e sono altrettanto fiduciosa, confidando nel nostro Signore Gesù Cristo e nella materna protezione della Vergine Maria. Sappiamo che il Papa e la comunità cattolica in tutto il mondo stanno pregando per noi e sono con noi: questo ci da' molta forza": sono le parole confidate all'agenzia vaticana Fides della suora direttrice dell'ospedale cattolico gestito dalle religiose della Congregazione di Holy Hope, nella diocesi di Xian Xian, della provincia di He Bei. Come avviene per quella struttura sanitaria, molti altri ospedali dipendenti dalla Chiesa cattolica in Cina continentale sono in prima linea per affrontare l'emergenza della diffusione del coronavirus, accogliendo e curando persone infette.
Ha dato esito negativo anche il test effettuato sulla receptionist dell'albergo di Verona dove hanno alloggiato i due cittadini cinesi colpiti dal Coronavirus e ricoverati allo Spallanzani di Roma. Lo si è appreso da fonti dell'Azienda ospedaliera della città scaligera. La donna era stata ricoverata al Policlinico universitario di Borgo Roma. Anche questa seconda paziente, come l'addetta alle pulizie poi risultata affetta da semplice influenza, sarebbe entrata in contatto con la coppia di turisti. Si era presentata al Pronto Soccorso con una storia clinica ed epidemiologica definita "suggestiva per un nuovo caso".
La Hong Kong University of Science and Technology ha messo a punto un test che consente di effettuare la diagnosi di positività al coronavirus in soli 40 minuti. Al momento si tratta del più veloce dispositivo di rilevamento per il virus a livello mondiale e si basa sulla biotecnologia molecolare. Con la tecnologia attuale, infatti, la diagnosi richiede da 1,5 a tre ore di tempo. Il dispositivo ha ottenuto la certificazione internazionale CE ed e' qualificato, rende noto l'università, per l'esportazione in tutta la Ue.
Sono 16 i ricercatori del programma di borse di studio del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) impegnati a preparare una risposta all'epidemia del coronavirus cinese. Si tratta di esperti di epidemiologia e microbiologia di salute pubblica, che lavorano in strutture sanitarie e laboratori pubblici dell'Unione europea. Questi ricercatori hanno organizzato sistemi di sorveglianza per il virus 2019-nCoV, condotto ricerche di intelligence epidemica e prodotto dei rapporti sulla situazione, contribuendo alla valutazione del rischio che determina le scelte dei Centri operativi di emergenza. Alcuni sono impegnati nel formare altri professionisti sanitari sul coronavirus, sui test di analisi e la diagnosi, oltre che nell'aiutare a comunicare il rischio attraverso i social media e campagne di comunicazione. Nei laboratori pubblici stanno lavorando allo sviluppo, validazione e implementazione di test diagnostici molecolari, scrivendo le procedure standard e i moduli per la raccolta e invio dei campioni di casi sospetti. Oltre all'Europa, c'e' pero' tutta una rete di ricercatori dei Programmi di formazione in epidemiologia (Fetps) di tutto il mondo, che lavorano per i ministeri di salute, agenzie nazionali e istituti di salute pubblica, impegnati in queste settimane a preparare il loro paese per affrontare questa minaccia. Si va dalla Tunisia al Pakistan, dal Costa Rica e Arabia Saudita, fino al Brasile, Colombia, Australia, Marocco, Etiopia e Uganda.
Visita a sorpresa questa mattina del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla scuola Di Donato, istituto all'Esquilino tra i più multietnici di Roma, con un alto tasso di alunni cinesi. La preside Manuela Manferlotti ha spiegato: "E' stata una bella sorpresa, ha voluto incontrare i bambini e stringere loro la mano. E' stata una visita informale".
Coronavirus, gli antivirali usati per coppia di turisti cinesi allo Spallanzani
I due coniugi cinesi positivi al coronavirus e ricoverati allo Spallanzani "ricevono dal 4 febbraio terapia antivirale sperimentale. Tali farmaci sono indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come i più promettenti sulla base dei dati disponibili". E' quanto si legge nel bollettino odierno, che fa il punto sulla terapia impiegata al momento. Il lopinavir/ritonavir, spiegano i medici, e' un antivirale comunemente utilizzato per la infezione da HIV che mostra attività antivirale anche sui coronavirus. Il remdesivir e' stato ottenuto grazie alla disponibilità dell'azienda farmaceutica produttrice, attraverso una procedura effettuata tempestivamente grazie all'impegno del Comitato Etico del nostro Istituto, dell'AIFA, delle dogane, e dell'USMAF di Milano Malpensa. Il remdesivir e' un antivirale già utilizzato per la Malattia da Virus Ebola, ed e' potenzialmente attivo contro l'infezione da nuovo coronavirus
Coronavirus, Zucconi: "Governo sostenga settori coinvolti"
"Oltre al grave problema sanitario, il coronavirus sta infliggendo in Italia gravi conseguenze sotto il profilo economico. I settori dell'Automotive, della Moda, del Commercio e del Turismo subiranno forti perdite a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia. A nome di Fratelli d'Italia ho chiesto al Governo di intervenire per predisporre le necessarie misure economiche a sostegno di questi settori. In particolare, secondo associazioni di categoria accreditate, sono oltre 13 milioni le presenze turistiche a rischio nel prossimo futuro con danni fino a 1,6 miliardi di euro. FdI ribadisce la totale disponibilità a sostenere l'azione del Governo sia in merito al profilo sanitario sia nell'elaborazione di un pacchetto di proposte sull'emergenza economica come quella che ho presentato e che estende le prestazioni del Fondo di Integrazione Salariale ai lavoratori delle micro e piccole aziende del Commercio e del Turismo colpite da questa emergenza economica". Lo Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d'Italia e responsabile FDi del dipartimento Turismo
Il tweet del Quirinale sulla visita del Presidente Mattarella alla scuola Manin di Roma
Coronavirus, gaffe del papà di Johnson su lamentale cinesi
Gaffe in casa Johnson, a margine dell'emergenza coronavirus. Stanley Johnson, padre del primo ministro Boris e figura pubblica nel Regno, si è reso protagonista suo malgrado di un'indiscrezione, inviando per sbaglio anche alla redazione della Bbc una mail trasmessa a esponenti del governo guidato dal figlio sulle lamentele che egli aveva raccolto dall'ambasciatore di Pechino a Londra, Liu Xiaoming, rispetto all'atteggiamento ufficiale britannico verso la Cina a proposito dell'epidemia in corso. Stanley, ex eurodeputato Tory e noto militante ambientalista, era stato invitato in veste privata a un evento organizzato dall'ambasciata cinese per discutere di cambiamenti climatici in vista delle conferenze Onu CoP26 e CoP15 di quest'anno. E aveva avuto un colloquio faccia a faccia con l'ambasciatore, sui cui contenuti ha poi informato lord Zak Goldsmith, viceministro dell'Ambiente e fedelissimo di Boris, e altre figure governative, non accorgendosi di aver inserito nello scambio di messaggi pure un indirizzo della Bbc. Nelle sua mail, Johnson senior sottolineava come Liu si fosse in particolare lamentato della mancanza di una "telefonata" o "messaggio personale diretto" di Boris a Xi Jinping dopo l'esplosione dell'emergenza coronavirus. "E' estremamente utile" saperlo, gli ha risposto Goldsmith ringraziandolo. Il governo, dopo che la Bbc ha rivelato tutto, ha peraltro precisato che a Stanley Johnson non era stata affidata alcuna missione.
Coronavirus, Lagarde: "E' motivo di preoccupazione"
"Il coronavirus è ovviamente motivo di preoccupazione". Cosi' la presidente della Bce Christine Lagarde, rispondendo alle domande dei giornalisti al Parlamento Ue. "Non abbiamo molti elementi oggi per misurare le conseguenze" economiche della diffusione, "perché non si sa a quale velocità si potrebbe propagare o arrestare", ha spiegato. Ma guardando al caso della Sars dieci anni fa, "ci si è resi conto che l'economia subisce uno shock, la crescita rallenta", ma "riparte con forza" con il regredire dell'epidemia.
Coronavirus, Ministero della Salute: "Verso nuove misure su rientri"
"Ulteriori misure di prevenzione sui cittadini di ritorno dalle aree a rischio", è quanto è stato valutato dalla riunione del tavolo tecnico scientifico che si e' riunita oggi dopo il consueto appuntamento della task-force sul coronavirus del Ministero della Salute alla presenza del ministro, Roberto Speranza.
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Coronavirus, Chiesa cattolica Cina in prima linea cura malati
"Il materiale sanitario e i medicinali stanno andando gradualmente in via di esaurimento. I nostri medici, infermieri suore e laici sono esposti al pericolo di contagio di coronavirus. Da direttrice di un ospedale sono molto triste e preoccupata, ma sono una suora e sono altrettanto fiduciosa, confidando nel nostro Signore Gesù Cristo e nella materna protezione della Vergine Maria. Sappiamo che il Papa e la comunità cattolica in tutto il mondo stanno pregando per noi e sono con noi: questo ci da' molta forza": sono le parole confidate all'agenzia vaticana Fides della suora direttrice dell'ospedale cattolico gestito dalle religiose della Congregazione di Holy Hope, nella diocesi di Xian Xian, della provincia di He Bei. Come avviene per quella struttura sanitaria, molti altri ospedali dipendenti dalla Chiesa cattolica in Cina continentale sono in prima linea per affrontare l'emergenza della diffusione del coronavirus, accogliendo e curando persone infette.
Coronavirus, negativo esame su receptionist albergo Verona
Ha dato esito negativo anche il test effettuato sulla receptionist dell'albergo di Verona dove hanno alloggiato i due cittadini cinesi colpiti dal Coronavirus e ricoverati allo Spallanzani di Roma. Lo si è appreso da fonti dell'Azienda ospedaliera della città scaligera. La donna era stata ricoverata al Policlinico universitario di Borgo Roma. Anche questa seconda paziente, come l'addetta alle pulizie poi risultata affetta da semplice influenza, sarebbe entrata in contatto con la coppia di turisti. Si era presentata al Pronto Soccorso con una storia clinica ed epidemiologica definita "suggestiva per un nuovo caso".
Coronavirus, da Hong Kong test diagnosi in 40 minuti
La Hong Kong University of Science and Technology ha messo a punto un test che consente di effettuare la diagnosi di positività al coronavirus in soli 40 minuti. Al momento si tratta del più veloce dispositivo di rilevamento per il virus a livello mondiale e si basa sulla biotecnologia molecolare. Con la tecnologia attuale, infatti, la diagnosi richiede da 1,5 a tre ore di tempo. Il dispositivo ha ottenuto la certificazione internazionale CE ed e' qualificato, rende noto l'università, per l'esportazione in tutta la Ue.
Coravirus, 16 ricercatori per gestire una risposta europea
Sono 16 i ricercatori del programma di borse di studio del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) impegnati a preparare una risposta all'epidemia del coronavirus cinese. Si tratta di esperti di epidemiologia e microbiologia di salute pubblica, che lavorano in strutture sanitarie e laboratori pubblici dell'Unione europea. Questi ricercatori hanno organizzato sistemi di sorveglianza per il virus 2019-nCoV, condotto ricerche di intelligence epidemica e prodotto dei rapporti sulla situazione, contribuendo alla valutazione del rischio che determina le scelte dei Centri operativi di emergenza. Alcuni sono impegnati nel formare altri professionisti sanitari sul coronavirus, sui test di analisi e la diagnosi, oltre che nell'aiutare a comunicare il rischio attraverso i social media e campagne di comunicazione. Nei laboratori pubblici stanno lavorando allo sviluppo, validazione e implementazione di test diagnostici molecolari, scrivendo le procedure standard e i moduli per la raccolta e invio dei campioni di casi sospetti. Oltre all'Europa, c'e' pero' tutta una rete di ricercatori dei Programmi di formazione in epidemiologia (Fetps) di tutto il mondo, che lavorano per i ministeri di salute, agenzie nazionali e istituti di salute pubblica, impegnati in queste settimane a preparare il loro paese per affrontare questa minaccia. Si va dalla Tunisia al Pakistan, dal Costa Rica e Arabia Saudita, fino al Brasile, Colombia, Australia, Marocco, Etiopia e Uganda.
Mattarella a scuola con alunni cinesi, preside: "Grande sorpresa"
Visita a sorpresa questa mattina del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla scuola Di Donato, istituto all'Esquilino tra i più multietnici di Roma, con un alto tasso di alunni cinesi. La preside Manuela Manferlotti ha spiegato: "E' stata una bella sorpresa, ha voluto incontrare i bambini e stringere loro la mano. E' stata una visita informale".