Coronavirus, confermata la morte del medico cinese che per primo diede l'allarme

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Li Wenliang, 34 anni, era stato ricoverato il 12 gennaio. Le sue condizioni si sono aggravate nei giorni seguenti. La notizia del decesso era stata smentita dall'ospedale ma poi è arrivata la conferma

E' morto Li Wenliang, il medico eroe che per primo ha lanciato l'allarme in Cina lo scorso dicembre sul nuovo coronavirus (LO SPECIALE - I SINTOMI - LE COSE DA SAPERE - LA MAPPA DEL CONTAGIO). La conferma del decesso è arrivata dal Global Times. Dopo ore di notizie e smentite sulle sue condizioni di salute, lo ha confermato l'ospedale che lo aveva in cura, come riporta il Global Times, secondo il quale il dottore è deceduto alle 2.58 di venerdì 7 febbraio (ora locale). Prima screditato dalle autorità, poi minacciato dalla polizia, infine rivalutato dalla magistratura e dalla società, il medico si è ammalato a metà gennaio. Ricoverato in ospedale il 12 gennaio, nei giorni seguenti le sue condizioni sono peggiorate al tal punto che era stato trasferito in un reparto di terapia intensiva. Il primo febbraio Li era risultato positivo al coronavirus.

La famiglia riceverà un indennizzo di 114 mila dollari.

Un medico "eroe"

Il dottore, specializzato in oftalmologia, aveva già notato a dicembre sette casi di un virus che gli ricordava la Sars all'ospedale di Wuhan, dove lavorava. Aveva tentato subito di avvertire i colleghi, di condividere l'allarme che quei casi avevano suscitato, ma le autorità locali gli avevano fatto capire che era il caso di smetterla. A un mese di distanza, in molti sui social parlavano di lui definendolo "un eroe". E sui social cinesi, dopo la notizia della morte, in tanti hanno lasciato parole di cordoglio e rabbia.

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