Pechino ammette ritardi nella gestione dell'epidemia. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per sei mesi stanziando 5 milioni di euro. Sospesi i visti dalla Cina ma riaperto il traffico cargo. QUI IL LIVEBLOG DI DOMENICA 2 FEBBRAIO
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Coronavirus, presidente Confindustria Boccia: "Rallenta economia, possiamo reagire"
"E' evidente che se rallenta la Cina, anche per una causa come questa, un effetto sull'economia globale arriva", dice dell'impatto sull'economia del coronavirus il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. "A maggior ragione - aggiunge - dobbiamo reagire in chiave di mercato europeo e domestico perché potrebbe essere una causa esterna che accelera un rallentamento dell'economia ma abbiamo tutti gli strumenti per reagire a partire da Italia, Germania e Francia, le tre principali manifatture in Europa. Su questo dobbiamo riprendere una questione importante: la questione industriale diventa questione italiana e questione europea", dice il leader degli industriali a margine del convegno di Torino per i 110 anni di Confindustria. " Gli Stati Uniti - ha aggiunto - quando inseriscono dei dazi difendono la propria industria, la Cina vorrebbe diventare la più grande manifattura del mondo, noi lo siamo, come europei e come italiani, e da questo dovremmo ripartire a mio avviso".
Coronavirus, alto funzionario Nord Corea in visita a Pechino
Un alto funzionario nord-coreano, Kim Song-nam, primo vice direttore del Partito dei Lavoratori al potere nel Paese, si trova in visita a Pechino, nel pieno dell'epidemia di coronavirus diffusasi dalla città di Wuhan nella Cina interna. Il funzionario è arrivato oggi nella capitale cinese, riferisce l'agenzia di stampa giapponese Kyodo, che pubblica una foto del funzionario all'aeroporto di Pechino con il volto coperto da una mascherina, e il motivo della visita non è noto, anche se secondo una fonte dell'agenzia sud-coreana Yonhap, sono possibili colloqui con funzionari cinesi riguardo all'epidemia in corso nel Paese. Non sono escluse neppure discussioni sullo stallo nei negoziati con gli Stati Uniti sulla questione nucleare, ma la visita avviene dopo che il regime di Kim Jong-un ha chiuso i collegamenti con la Cina per contenere la diffusione del virus: la stessa compagnia aerea nord-coreana, Air Koryo, ha deciso la sospensione dei voli da e per Pechino dopo i voli di oggi.
Coronavirus, premier Li a Ue: "Agevolare invio materiali sanitari"
Il primo ministro cinese, Li Keqiang, ha chiesto alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, di facilitare la Cina nell'approvvigionamento di materiali sanitari attraverso canali commerciali, dopo lo scoppio dell'epidemia di coronavirus. Lo riferisce il Consiglio di Stato, il governo cinese, che cita un colloquio telefonico tra i due leader. La Cina, ha detto Li, "è disposta ad aumentare lo scambio di informazioni, la comunicazione e la cooperazione con la comunità internazionale, compresa l'Unione Europea". Von der Leyen, nella nota emessa dal governo cinese, ha espresso la disponibilità dell'Ue di fornire assistenza alla Cina e di coordinare gli Stati membri per facilitare l'approvvigionamento della Cina di materiali sanitari.
Petrolio "vittima" eccellente del coronavirus, Opec in allarme
La "vittima" eccellente del coronavirus è il petrolio che è in forte calo e il cui prezzo è ai minimi da maggio 2019 a New York e da novembre 2018 a Londra. Il timore per la pandemia potrebbe sconvolgere l'intero mercato dell'oro nero al punto che l'Opec sta pensando di organizzare una riunione straordinaria già alla fine di questo mese. I due barili di riferimento, il WTI quotato a New York e il Brent quotato a Londra, sono diminuiti rispettivamente del 16% e del 12% da inizio anno. I prezzi erano peraltro aumentati qualche settimana fa, al culmine delle tensioni tra Iran e Stati Uniti ma le notizie sul coronavirus hanno invertito la tendenza. Secondo gli analisti "i prezzi del petrolio sono stati estremamente vulnerabili all'epidemia" nel senso che più il virus si diffonde, maggiore e' il potenziale impatto economico e l'impatto sul consumo di petrolio. Nel periodo 15-22 gennaio, secondo alcuni analisti, le importazioni di petrolio cinese sono calate di quasi 2 milioni di barili al giorno (mbpd) rispetto alla media di gennaio 2019, e di 3 mbpd dall'inizio del 2020. Logicamente, "quando il motore economico comincia a cedere, la necessita' di carburante diminuisce", dice Naeem Aslam, un analista di Avatrade
Coronavirus, Vietnam sospende voli da e per la Cina
Il Vietnam ha sospeso tutti i voli da e per la Cina come parte delle misure adottate contro il dilagare dell'epidemia di coronavirus. La direttiva si applica a tutte le compagnie aeree "che hanno rotte tra il Vietnam e la Cina", ha comunicato l'Autorità per l'aviazione civile in una nota.
Coronavirus, nel Sannio scuola disertata per ritorno alunna cinese
E' iscritta un'alunna di origini cinesi che è stata in vacanza in Cina e tanto basta per indurre i genitori degli altri alunni, a non mandare i figli a scuola per paura del contagio da coronavirus. Accade nell'istituto comprensivo di Telese Terme, dove il dirigente scolastico, Rosa Pellegrino, è stata costretta a inviare una nota ai genitori per rassicurare tutti e soprattutto per spazzare vie tante notizie false messe in circolazione in questi giorni. "Molti hanno deciso di tenere 'preventivamente' i figli a casa - scrive - nonostante la bambina non sia ancora rientrata scuola. Premesso che il paese in cui si è recata la bambina, Wenzho, è un piccolo centro sulla costa a mille chilometri da Wuhan, sappiamo che in Cina ben prima che in Italia sono scattate le misure di prevenzione e i controlli sanitari; pertanto la bambina e i familiari hanno superato ben 4 controlli aeroportuali in entrate e in uscita e non presentano alcun sintomo influenzale".
Coronavirus, ripresa la produzione di maschere mediche in Cina
Diversi produttori di maschere per uso medico hanno ripreso la produzione in Cina, malgrado numerose province abbiano ritardato il ritorno alle attività per limitare la diffusione del nuovo coronavirus di Wuhan. Sono 17 le compagnie a Shanghai e 30 nello Jiangxi che, ad esempio, hanno fatto ripartire le linee manifatturiere, in base a quanto riferito questa mattina da People's Daily e Cgtn, allo scopo di limitare le forniture, nel mezzo della lotta di contenimento dell'epidemia. I cinesi residenti all'estero hanno donato piu' di un milione di maschere, ha riportato il People's Daily in base a quanto detto da un funzionario del Fujian. Dal 3 febbraio la Cina farà partire a pieno regime la produzione di mascherine, come anticipato giovedì dal PLA Daily, il quotidiano dell'Esercito popolare di liberazione: lo scopo è di avere 180 milioni di mascherine al giorno entro la fine di febbraio. I nuovi stock, combinati al robusto import, "saranno in grado di annullare la differenza esistente tra l'offerta e la domanda".
Coronavirus, Apple chiude punti vendita Cina fino a 9 febbraio
Apple ha deciso i chiudere tutti i suoi punti vendita, uffici e contact center in Cina fino al 9 febbraio prossimo, a causa dell'epidemia di coronavirus. Lo rivela il tabloid di Pechino, Global Times, su Twitter, che cita una nota ricevuta dal gruppo di Tim Cook. Intanto dalla Corea del Sud, la Hyundai Motor ha fatto sapere di aver sospeso la produzione del Suv Palisade per difficoltà nei rifornimenti dalla Cina, in particolare del sistema di cablaggio elettrico del veicolo, causate dal diffondersi del morbo. "I nostri pensieri vanno alle persone più' direttamente colpite dal coronavirus e a quelle che lavorano senza sosta per contenerlo", recita una nota dell'azienda di Cupertino. Sulla base degli ultimi aggiornamenti degli esperti sanitari, "stiamo chiudendo tutti i nostri uffici societari, i negozi e i contact center nella Cina continentale fino al 9 febbraio".
Coronavirus, Speranza: "No a fake news, primi a fermare voli"
"Ci sono sei casi in Germania, sei in Francia, due in Gran Bretagna, due in Italia, uno in Finlandia. Questi sono i numeri certificati dal Centro Europeo per la Sorveglianza. Rispetto a questa fotografia non c'è bisogno di nessun allarmismo" e "vanno sfatate tutte le fake news che riguardano ad esempio il cibo cinese, prive di ogni fondamento di carattere scientifico". Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato oggi da diversi quotidiani. Lo stato di emergenza, spiega sul Fatto Quotidiano, "è una misura precauzionale che ci consentirà di avere all'occorrenza soldi, personale e strumenti nel modo più veloce possibile. Viene presa quando l'Oms dichiara lo stato di emergenza, come ieri; l'abbiamo già presa nel 2003 di fronte al caso Sars". "Siamo il Paese in Europa che ha il più alto livello dei controlli, siamo gli unici che hanno sospeso i collegamenti aerei con la Cina, quindi ci sono tutte le condizioni per dare anche un messaggio di tranquillita'". Spiega che gli italiani che rientreranno da Wuhan "atterreranno a Pratica di Mare e poi verranno trasferiti alla Cecchignola, dove ci sara' una fase di sorveglianza sanitaria". Agli attacchi del leader della Lega Salvini, sul Corriere replica che "abbiamo agito con la massima serietà, il massimo rigore" e "io non faccio polemica su una vicenda come questa. Non e' il momento di dividersi tra maggioranza e opposizione, per vincere la sfida bisogna stare uniti". "Siamo un grande Paese e non dobbiamo avere paura", ribadisce su Repubblica: si affronta il virus "come fosse la peste o il colera".
Coronavirus, il viaggio in Italia dei due cinesi contagiati
Coronavirus, Burioni: "Non pericolosi contatti con cinesi"
"I cinesi in Italia sono esposti come tutti gli altri al pericolo di contrarre il virus, che non bada a razza e colore della pelle e che comunque da noi non ha generato alcun focolaio di infezione". Lo assicura in un'intervista a La Stampa il virologo Roberto Burioni che aggiunge che "per ora abbiano solo due casi prontamente isolati" e che per poter parlare di un focolaio "dovremmo avere casi di "infezione secondaria", ossia di persone che hanno contratto il virus senza provenire dalle zone dove in Cina e' propagata l'epidemia". Tuttavia Burioni dice anche che "è importante identificare al più presto chi ha avuto contatti stretti con la persona contaminata e tenerla in isolamento e sotto osservazione fino all'esito negativo del test", che e' poi anche l'unico modo per impedire che l'infezione si propaghi. Anche se secondo il virologo "questo coronavirus è piuttosto contagioso, pur avendo un tasso di mortalità del 3%, più basso della Sars che era del 10%". In ogni caso, assicura, "è sbagliato giudicare solo da questo la sua pericolosità" perciò "non bisogna fare inutile allarmismo ma nemmeno abbassare la guardia".