"Kobe Bryant l'italiano": il legame con il nostro Paese, da Rieti a Pistoia. VIDEO

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Kobe Bryant (archivio Getty)

Il campione Nba morto domenica 26 gennaio era nato a Filadelfia nel 1978, ma ha vissuto nel Bel Paese dai 6 ai 13 anni seguendo la carriera del padre Joe "Jellybean" Bryant sui parquet di Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia

Kobe Bryant ha vissuto in Italia dai 6 ai 13 anni per seguire la carriera del padre Joe "Jellybean" Bryant. Con il nostro Paese il compianto campione della Nba ha instaurato un solido rapporto di amicizia che non ha mai smesso di sottolineare e ricordare nel corso della sua vita. All’Italia sono, infatti, legati i ricordi di infanzia di Kobe che ha spesso approfittato dei suoi momenti liberi per tornare in quella che ha sempre considerato come una seconda casa. Per questo la tragica scomparsa nell'incidente in elicottero a Los Angeles (FOTO - COSA SAPPIAMO FINORA - IL MURALES DI LOS ANGELES DEDICATO A KOBE - LA PETIZIONE PER CAMBIARE IL LOGO NBA)  ha toccato molto anche chi ha avuto la possibilità di conoscerlo in quegli anni italiani.

L'approdo in Italia

Da Rieti a Reggio Calabria, fino a Pistoia e Reggio Emilia, Kobe Bryant ha trascorso in Italia gli anni tra il 1984 e il 1991, seguendo la carriera del padre, anche lui cestista, nei vari club per i quali ha giocato. Questo gli ha permesso di imparare molto bene la nostra lingua e di ricordarla anche a tanti anni di distanza da quella esperienza. È proprio sui parquet del nostro Paese, inoltre, che l’ex campione della Nba ha iniziato a prendere confidenza con la pallacanestro all’età di appena 3 anni. A Rieti ha vissuto la sua prima esperienza e chi lo ha conosciuto ricorda di lui in particolare la passione precoce per il basket e la totale dedizione a questo sport nonostante la giovane età. Bryant ha sempre dichiarato che proprio in Italia ha imparato i fondamentali di questo sport, gettando le basi del grande campione che sarebbe diventato.

Da Rieti e Reggio Calabria, fino a Pistoia e Reggio Emilia

Il talento di Kobe è apparso subito piuttosto evidente tanto da spingere l’allora responsabile del settore giovanile di Reggio Emilia (altra squadra in cui ha militato il padre), Doriano Chierici, ad aggregarlo nella squadra composta da ragazzi di un anno più grandi di lui. Nel nostro Paese Kobe ha trovato anche una grande famiglia. Basti pensare all’esperienza di Cireglio, in provincia di Pistoia, dove il piccolo Kobe ha fatto la sua prima comunione. Una sensazione di accoglienza che Bryant avrebbe far voluto vivere anche alle proprie figlie, (LA STORIA DELLA FIGLIA GIANNA MORTA NELL'INCIDENTE) come spesso dichiarato in diverse sue interviste, facendo conoscere anche a loro l'Italia.

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