Violenti acquazzoni si sono abbattuti in alcune delle zone che da mesi stanno bruciando. "Teniamo le dita incrociate perché duri ancora un po'", ha detto il Servizio antincendi del Nuovo Galles del Sud. Tuttavia, sono ancora decine i focolai che non si sono spenti
Secondo giorno di forti piogge in Australia (FOTO). Acquazzoni che stanno dando un po' di sollievo alla crisi degli incendi che ha devastato il Paese, anche se molti focolai sono ancora accesi. Le fiamme stanno devastando diverse zone ormai da mesi e hanno causato la morte di 28 persone, ucciso milioni di animali e bruciato enormi aree di foreste incontaminate e distrutto migliaia di case. (QUALI SONO LE CAUSE DEGLI INCENDI IN AUSTRALIA)
Le piogge più intense in quasi un decennio
Ma dopo diverse settimane di caldo secco (che ha alimentato i roghi e reso ancora più difficili le operazioni di spegnimento), sono cadute le piogge più intense in quasi un decennio in alcune aree vicine alle zone più critiche. "Teniamo le dita incrociate perché duri ancora un po'", dicono dal Servizio antincendi del Nuovo Galles del Sud, lo Stato più colpito. E tuttavia proprio in questo Stato ancora una trentina di roghi bruciano, e una decina sono accesi anche nello Stato di Victoria, l'altra zona colpita più intensamente dalla crisi.
Isola dei Canguri ancora a secco
La pioggia inoltre non è caduta sull'Isola dei Canguri, che per più di un terzo è protetta da riserve naturali che danno rifugio a una flora e una fauna eccezionali, leoni marini, koala e diverse specie di uccelli. Le fiamme hanno devastato il parco nazionale, uccidendo gran parte della popolazione di koala e il rischio adesso è che spariscano completamente alcune specie di uccelli e marsupiali.