Crisi Usa-Iran, lancio di missili a Baghdad dopo discorso di Trump

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Poche ore dopo il discorso alla nazione del presidente Usa, media hanno dato notizia del lancio di alcuni razzi nella 'green zone' della capitale irachena, che sarebbero stati mirati a obiettivi statunitensi

Dopo il lancio di missili iraniani contro militari Usa in Iraq e la caduta di un aereo ucraino a Teheran, sono state le parole del presidente americano Trump a interrompere l’escalation dello scontro tra Usa e Iran mercoledì nel tardo pomeriggio. Poche ore dopo, verso le 22, media hanno però riferito del lancio di alcuni razzi nella "green zone" di Baghdad: uno sarebbe arrivato a poche decine di metri di distanza dall'ambasciata americana. 

Trump esclude reazioni all’operazione “Soleimani Martire”

La giornata era cominciata con l’offensiva iraniana, conclusa senza vittime e con danni limitati secondo la versione a stelle e strisce (contestata da Teheran che seganalava 80 morti tra i militari Usa). Un bilancio che ha impedito che Trump alzasse ulteriormente il tiro: nel suo discorso alla nazione ha parlato di nuove sanzioni, promesso che finché lui è in carica il regime degli Ayatollah non avrà l’atomica e che è necessario “un accordo che faccia prosperare l'Iran” e che gli “Usa sono pronti ad abbracciare la pace”. (IL DISCORSO DI TRUMP).

Le minacce di Teheran: taglieremo le gambe all’America

In mattinata l'ayatollah Ali Khamenei e il presidente iraniano Hassan Rohani hanno parlato - a proposito dell’operazione chiamata “Soleimani Martire” - di ingenti danni e decine di vittime tra le forze alleate e di "schiaffo agli Usa", lanciando nuove minacce. "Non è finita, taglieremo le gambe all'America", il loro monito, con cui si spiegava come l'obiettivo finale per Teheran resti quello di vedere gli Stati Uniti abbandonare l’area. Per questo tutti gli scenari restano validi, anche se la sensazione è che anche sul fronte iraniano si sia trattato di un’azione dimostrativa, anche per placare la folla radunatasi per rendere omaggio a Soleimani nei giorni scorsi. (IL MESSAGGIO DI KHAMENEI

L’aereo caduto a Teheran, le intelligence: avaria tecnica

Mercoledì un Boeing 737 si è schiantato dopo il decollo dall’aeroporto di Teheran, facendo temere potesse trattarsi di un evento legato alle schermaglie missilistiche. Le agenzie di intelligence occidentali scartano però, per ora, l'ipotesi che l’aereo caduto sia stato colpito da un missile (LE FOTO). L'ipotesi condivisa al momento è quella di un'avaria tecnica.

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