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Omicidio Daphne Caruana Galizia, media: "Muscat verso le dimissioni". Il governo smentisce

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Scarcerato l'ex capo di gabinetto Schembri. Respinta la richiesta di grazia per Yorgen Fenech, il re dei casinò maltesi, accusato di essere il mandante dell'omicidio della giornalista. Il premier denuncia l'imprenditore dopo un presunto ricatto per la grazia

Il primo ministro maltese Joseph Muscat non si dimette. Una nota del governo, pubblicata in serata, smentisce spaccature nel gabinetto dei ministri a causa dell'inchiesta sull'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa il 16 ottobre 2017, di cui hanno parlato in giornata in media maltesi. Muscat, si legge nella nota, "resterà concentrato sulla priorità del Paese che sia chiuso uno dei più grandi casi criminali della sua storia e, come già promesso, sarà quello il momento in cui risponderà e parlerà del percorso futuro". A ipotizzare le dimissioni di Muscat era stato anche il Times of Malta,  secondo cui il premier aveva già anticipato la sua decisione al presidente della Repubblica George Vella questa mattina.  Ma già in giornata lo stesso Muscat aveva detto di essere intenzionato a rimanere in carica "fino alla conclusione dell'indagine". Lo stesso Muscat nel pomeriggio di venerdì 29 novembre ha sporto denuncia alla polizia contro Yorgen Fenech per tentata estorsione e minacce. A Fenech, l’imprenditore arrestato per un possibile coinvolgimento come mandante dell’omicidio, il consiglio dei ministri ha negato la grazia. È stato invece scarcerato Keith Schembri, l'ex capo di gabinetto di Muscat che era stato fermato lunedì scorso.

Muscat denuncia Fenech

Secondo quanto reso noto con una nota del governo maltese, il premier ha dichiarato di aver ricevuto un messaggio in cui si diceva che, se lo stesso Muscat non si fosse espresso a favore della grazia presidenziale per Fenech, lo stesso imprenditore avrebbe testimoniato riferendo di due telefonate dirette con Muscat avute nei mesi scorsi. "Nessuna di queste chiamate è mai stata fatta. La cosa può essere facilmente verificata. Il primo ministro - è scritto nella nota - ha già detto di aver incontrato Yorgen Fenech negli eventi sociali o negli incontri pubblici nel suo ruolo di azionista di una delle più grandi holding del paese. L'ultimo di tali incontri è avvenuto a febbraio 2019".

Negata la grazia a Fenech

Il primo ministro maltese, in precedenza, ha annunciato che non sarà concesso il condono tombale richiesto dal principale sospettato del caso Caruana, l'imprenditore Yorgen Fenech. La decisione è stata presa dal consiglio dei ministri sulla base delle raccomandazioni del ministro della giustizia e del procuratore generale, al termine di una riunione notturna durata oltre sei ore. I legali di Yorgen Fenech hanno insistito presentando all'ufficio del presidente della Repubblica una nuova domanda di grazia in cambio di prove che accuserebbero Keith Schembri di essere il vero ispiratore dell'omicidio. Sarebbe dunque la terza domanda di grazia. La prima era stata negata da Muscat con decisione autonoma. Mentre la seconda è quella che è stata appena respinta insieme al Consiglio dei ministri.

Rilasciato Schembri

Proprio Keith Schembri, l'ex capo di gabinetto di Muscat, nella serata di ieri è stato scarcerato, dopo essere stato fermato lunedì. La motivazione è che non c’è più necessità di continuare gli interrogatori. Muscat ha detto che Schembri non tornerà al suo posto di capo di gabinetto, che già martedì scorso è passato a Mark Farrugia.

Rinviata l'udienza di Theuma

Intanto è stata posticipata, su richiesta della polizia, la testimonianza attesa per oggi di Melvin Theuma, l'autista considerato l'intermediario nonché accusatore di Fenech, nel piano per uccidere la giornalista. Theuma doveva deporre in tribunale nell'ambito delle indagini preliminari sui tre uomini accusati di essere gli esecutori materiali del delitto: George Degiorgio, Alfred Degiorgio e Vincent Muscat. Theuma - che ha indicato nel miliardario Yorgen Fenech il mandante del delitto - ha chiesto e ottenuto la grazia presidenziale in cambio di una sua testimonianza in tribunale. Fenech, arrestato nei giorni scorsi, ha a sua volta puntato il dito contro l'allora braccio destro del premier Joseph Muscat, Keith Schembri, poi dimessosi. Lo scopo della grazia è stabilire tutti i “fatti" di cui è al corrente Theuma, sia in relazione all’omicidio Caruana che in altri crimini che lo vedono coinvolto.

La lettera del commissario per i diritti umani

Nel frattempo a Malta è arrivata una lettera direttamente dal Consiglio d’Europa, firmata da Dunja Mijatovic: "Sono seriamente preoccupata per le recenti accuse su interferenze politiche nell'indagine sull'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia", ha scritto il commissario per i diritti umani nel testo indirizzato a Muscat. Poi nella lettera Mijatovic chiede a Muscat e al suo governo "di assicurare che l'inchiesta sia pienamente indipendente in modo da garantire che vi sia la tanto attesa giustizia per la famiglia della giornalista e l'intera società maltese".

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