Elezioni Gb, accuse ai Tory per falso 'fact checking' su Twitter durante dibattito tv

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Durante il dibattito tv tra Johnson e Corbyn, un account del Partito conservatore ha cambiato nome diventando “factcheckUK” e pubblicato post come se fosse una pagina di fact checking. Twitter minaccia "una decisa azione correttiva se simili espedienti si ripeteranno"

Nuova polemica nel Regno Unito sui Tory. Il partito di Boris Johnson è stato accusato di aver “tentato di ingannare” il pubblico durante il dibattito elettorale televisivo andato in onda martedì sera tra il premier e il leader laburista Jeremy Corbyn. A scatenare le critiche, è stata la decisione di cambiare - durante il faccia a faccia - il nome di un account Twitter ufficiale del Partito conservatore in “factcheckUK”, come se fosse un account di fact checking, e di pubblicare post contro gli avversari. (UN SECOLO DI ELEZIONI IN UN'ANIMAZIONE - TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SUL VOTO)

L’account trasformato

A cambiare nome (non l’handle) è stato l’account del quartier generale della campagna conservatrice @CCHQPress (Conservative campaign headquarter), che su Twitter si presenta come “Ufficio stampa ufficiale del partito” e ha oltre 76mila follower. Da “CCHQ Press” si è trasformato in “factcheckUK”. L’account, oltre al nome, ha cambiato anche il logo in modo - secondo le accuse - da nascondere le origini politiche e sembrare una pagina indipendente di verifica. Aprendo la pagina appariva la dicitura "Fact checking Labour from CCHQ", ma - sempre secondo le accuse - l'indicazione poteva facilmente sfuggire a degli osservatori non troppo attenti che scorrevano i tweet nell'homepage. I vertici dei Tory hanno ribattuto che “è sempre stato evidente” chi sia il titolare dell'account. Durante il dibattito, dalla pagina sono partiti messaggi che facevano le pulci alle dichiarazioni di Corbyn e spingevano a favore del leader conservatore. Alla fine del faccia a faccia, l’account è tornato al nome originario.

La condanna di Twitter

Dura la presa di posizione di Twitter, che ha minacciato "una decisa azione correttiva se simili espedienti si ripeteranno". Un portavoce ha detto che il social media "è impegnato a favorire un dibattito sano" sul web nella campagna per le elezioni britanniche del 12 dicembre, ricordando le regole internazionali che vietano comportamenti potenzialmente “ingannevoli per il pubblico”, soprattutto su account verificati.

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